Il 6 novembre scioperano 60mila dipendenti delle farmacie private: “Inadeguate le proposte di rinnovo contrattuale”

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Lavoro
  • Di Il Fatto Quotidiano
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I 60mila dipendenti delle farmacie private di tutta Italia hanno indetto uno sciopero nazionale. Giovedì 6 novembre incroceranno le braccia per 24 ore per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 agosto 2024. L’agitazione è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo la rottura dei negoziati tra i tre sindacati di categoria e la parte datoriale, Federfarma. La trattativa si è interrotta dopo l’ultimo incontro del 9 ottobre perché la proposta economica dell’associazione dei titolari di farmacia, pari a 180 euro lordi di aumento complessivo per i prossimi tre anni, è stata giudicata “inadeguata” dalle sigle.

L’appello delle associazioni di categoria a Federfarma: “Torni al tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali confederali favorendo una rapida conclusione del negoziato e dimostri di voler tutelare farmaciste e farmacisti, collaboratrici e collaboratori delle farmacie private riconoscendo un rinnovo contrattuale che rispecchi il valore reale della professione”. A cui ha replicato l’associazione datoriale: “Uno sciopero e una costante rigidità che stanno solo rallentando le trattative. È essenziale che le condizioni economiche e normative stabilite dal Ccnl siano sostenibili per tutte le farmacie, che sono diverse tra loro, grandi e piccole, rurali e urbane, in modo da garantire la capillarità e l’efficienza della rete territoriale”, ha sottolineato Federfarma, a cui aderiscono oltre 18mila farmacie private convenzionate sul territorio nazionale.

Federfarma continua a mostrarsi, affermano i sindacati, “indisponibile a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti dai propri associati incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita, rispondenti alle caratteristiche professionali degli stessi e confacenti al contesto lavorativo nel quale operano”. Le tre organizzazioni sindacali ricordano che le farmacie private sono un “presidio sanitario e sociale essenziale per il Paese”, e che il servizio offerto va ben oltre la dispensazione dei farmaci. La professionalità delle farmaciste e dei farmacisti, sottolineano i sindacati, rappresenta infatti “il primo punto di riferimento per milioni di cittadini in tema di salute, assistenza e prossimità sanitaria” ed il ruolo professionale dei lavoratori delle farmacie “merita rispetto e riconoscimento concreti, non parole vuote”.

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