“Ibiza è invasa dai serpenti marini, uno choc: abbiamo paura a tuffarci. Una maledizione ha colpito”: turisti terrorizzati in fuga dall’isola

  • Postato il 16 giugno 2025
  • Trending News
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Immaginate la scena: finalmente è arrivato il momento della vacanza tanto attesa ma, proprio mentre vi state accingendo a fare il tanto agognato tuffo nel mare cristallino delle Baleari, ecco che davanti a voi spunta in acqua un serpente lungo quasi due metri. Una scena da horror, ma è esattamente ciò che sta succedendo a Ibiza, dove un’invasione di serpenti biacco (Hemorrhois hippocrepis), una specie non autoctona, sta seminando il panico tra residenti e turisti in vacanza, e sta causando quello che gli esperti definiscono senza mezzi termini un “disastro ecologico”.

La situazione ha raggiunto un nuovo livello di allarme quando sono iniziati a circolare sui social video e foto di grossi serpenti, lunghi fino a 1,8 metri, che nuotano agilmente nel mare delle sue celebri coste. “Vederli in mare è stato uno choc. Non ci saremmo mai aspettati che diventassero nuotatori così abili”, ammette Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari (Cofib). L’ultimo episodio, avvenuto nella zona di Portinatx, nel nord dell’isola, ha visto due persone in gommone imbattersi in un esemplare di quasi due metri. L’impatto sui visitatori è forte. Un turista, scioccato, ha scritto sui social: “È incredibile quanti serpenti ci siano. Ho paura persino di fare un tuffo. […] È come se una maledizione avesse colpito quella che un tempo era una tranquilla isola paradisiaca”. Alcuni, secondo i media locali, avrebbero addirittura cancellato le proprie vacanze, troppo “terrorizzati per nuotare”.

Ma come è arrivato questo serpente a Ibiza? Il biacco, originario della Spagna continentale e del Nord Africa, è approdato sull’isola nei primi anni 2000, trasportato involontariamente come “clandestino” tra le radici di ulivi ornamentali importati dalla penisola. In un ambiente ideale, privo dei suoi predatori naturali e ricco di prede facili, la sua popolazione si è moltiplicata. Questo ha portato a due conseguenze preoccupanti: un fenomeno di “gigantismo” (il record appartiene a un esemplare catturato nel 2013, lungo ben 1,83 metri, contro una media di 89 cm nella sua area di origine) e la devastazione della fauna autoctona.

La vittima principale di questa invasione è la lucertola muraiola di Ibiza (Podarcis pityusensis), un tempo emblema dell’isola con i suoi colori verde e blu. Oggi è in gravissimo pericolo. Su isolotti come S’Ora, la sua popolazione è già stata completamente sterminata (l’ultimo avvistamento risale al 2017). Secondo il biologo Jaume Estarellas, specializzato in specie invasive nelle Baleari, se l’invasione continuerà a questo ritmo, la lucertola potrebbe estinguersi completamente da Ibiza entro il 2030.

Le autorità e le associazioni ambientaliste come IbizaPreservation e il Cofib sono impegnate in una corsa contro il tempo, installando centinaia di trappole (quasi 500 esemplari catturati lo scorso anno dalla sola IbizaPreservation, oltre 3.000 dal Cofib tra Maiorca, Ibiza e Formentera). Ma gli sforzi sembrano non bastare. “La verità è che abbiamo sottovalutato questi serpenti. Sono predatori incredibilmente adattabili”, ammette Estarellas. La loro abilità natatoria ne è la prova. Secondo l’esperta Antònia Maria Cirer, non è raro che i serpenti si rifugino nelle barche rimaste a terra durante l’inverno. Quando queste vengono rimesse in acqua, gli animali si liberano e nuotano istintivamente verso la costa più vicina. “È un comportamento istintivo che però sta generando allarme in tutta l’isola“, ha spiegato.

L'articolo “Ibiza è invasa dai serpenti marini, uno choc: abbiamo paura a tuffarci. Una maledizione ha colpito”: turisti terrorizzati in fuga dall’isola proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti