I tifosi della Sampdoria contro il calcio moderno, mentre negli USA inizia il Mondiale per Club
- Postato il 16 giugno 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Cincinnati, USA-Marassi, Genova. Un oceano e più di distanza tanto grande quanto la differenza di vedute tra gli ultras e i vertici del mondo del calcio. I tifosi della Sampdoria, durante il playout, hanno protestato con una serie di striscioni contro un mondo che non li rappresenta più. Tempismo perfetto, nel giorno in cui il Mondiale per club, l’emblema del nuovo calcio, ha preso il via.
Una competizione figlia della necessità di giocare di più per coprire i costi sempre più spropositati. Manifestazione in cui il divario tra le formazioni europee e le altre è troppo netto e che rischia di diventare, nella fase finale, ridondante e, in sostanza, una versione annacquata della Champions League. A Cincinnati, appunto, il 10 a 0 del Bayern Monaco contro i giocatori/lavoratori dell’Auckland City. Ci sarà magari spazio per qualche nuovo talento o per qualche epopea di squadre sconosciute o sfavorite, ma l’impressione è che si tratti di ipotesi decisamente remote.
Messaggi chiari quelli della Sud e della Nord ieri sera a inizio secondo tempo. “Società in continuo fallimento”. Anche il quadro ligure è desolante, con sempre meno club nelle serie minori e casi eclatanti come l’Albenga che non ha nemmeno finito il campionato di Serie D. “Presidenti e dirigenti truffatori”, “Squadre B per i vostri sporchi interessi”, “Codice di gradimento” (che dà discrezionalità ai club sulla vendita dei titoli di accesso), “Divieti e repressione”, “Procuratori avvoltoi per calciatori mercenari”, “Caro biglietti e calcio spezzatino”. “Sempre sulla nostra pelle e sono sempre i tifosi a pagare”.
Non è di certo una novità la protesta del tifo organizzato e riguarda un po’ tutte le tifoserie. Gli orari imposti dalle televisioni rendono spesso difficile la vita degli abbonati, alla mercé dei palinsesti con una domenica pomeriggio spesso scarnissima. Discorso che vale, ovviamente, anche per l’altra sponda del calcio genovese. Con il Genoa che ha giocato più spesso di venerdì sera o lunedì rispetto alla canonica domenica pomeriggio.
Sembra ormai difficile tornare indietro rispetto alla strada imboccata dal mondo del pallone, che continua a rotolare dritto per la sua strada nella speranza che a furia di gonfiarsi prima o poi non scoppi.