I tatuaggi sotto l’uniforme si vedono, non può fare la vigilessa. Il Tar esclude discriminazioni di genere

  • Postato il 4 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

L’aspirante vigilessa dovrà rinunciare al posto fisso per colpa di qualche tatuaggio sui piedi. A 35 anni era riuscita a inserirsi nella graduatoria per 10 posizioni aperte nel comune di Lanciano come istruttore di polizia locale. Contratto a tempo pieno e indeterminato, sembrava fatta. Fino alla visita medica.

Due tatuaggi su un piede, due sull’altro: visibili

Quando sono spuntati due tatuaggi su un piede, due sull’altro. Visibili. Questa è una circostanza dirimente. Il regolamento prevede che, una volta indossata l’uniforme, di tatuaggi non se ne scorga traccia.

vigile donna
I tatuaggi sotto l’uniforme si vedono, non può fare la vigilessa. Il Tar esclude discriminazioni di genere (foto Ansa-Blitzquotidiano)

L’aspirante vigilessa si è sentita discriminata. Non in quanto portatrice di tatuaggi, ma in quanto donna. Chiedendo la sospensione dell’atto di esclusione dalla graduatoria, gli avvocati lamentavano una forma di discriminazione di genere.

“Se si fosse trattato di un candidato uomo, con divisa solo in pantaloni, gli stessi tatuaggi non avrebbero condotto a un giudizio negativo di inidoneità”. Il Tar ha bocciato prima la richiesta di annullamento dell’atto di esclusione, poi ha respinto il ricorso.

Gonna e pantaloni corti

Le motivazioni del Tar escludono volontà discriminatorie da parte dell’amministrazione comunale: lo stesso regolamento si applica anche agli uomini in quanto è prevista l’uniforme estiva che negli uomini comprende i calzoni corti.

“Ne consegue – dicono i giudici – che gli stessi tatuaggi della ricorrente sarebbero rimasti scoperti anche se presenti negli arti inferiori di un candidato uomo. Pertanto nessuna discriminazione di genere è stata operata a danno dell’interessata”.

 

 

 

L'articolo I tatuaggi sotto l’uniforme si vedono, non può fare la vigilessa. Il Tar esclude discriminazioni di genere proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti