I Seventeen portano il tour New_ al cinema: evento globale per i dieci anni del gruppo
- Postato il 5 novembre 2025
- Di Panorama
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Negli ultimi anni il K-pop ha imparato a occupare ogni spazio: le classifiche, le passerelle, le università, i musei — e i cinema non sono un’eccezione. È lì che approda Seventeen World Tour [New_] in Japan: Live Viewing, un evento globale che trasforma il concerto in rito collettivo e la sala cinematografica nel nuovo palcoscenico della cultura pop coreana.
In diretta dal Vantelin Dome di Nagoya, lo show dei Seventeen sarà trasmesso in contemporanea mondiale — in Italia sabato 29 novembre alle 19, grazie a Nexo Studios — per celebrare il decimo anniversario di uno dei gruppi più rappresentativi della scena K-pop. Un traguardo che coincide con l’uscita del loro quinto album in studio, Happy Burstday, entrato direttamente al secondo posto della Billboard 200: la conferma che la loro traiettoria non è solo celebrativa, ma ancora pienamente ascendente.
New_, il tour che riscrive il linguaggio del palco
Il tour New_ ha attraversato Asia e Nord America come un laboratorio visivo e sonoro: performance ridisegnate, arrangiamenti reinventati, momenti solisti che raccontano la maturità dei tredici membri — S.Coups, Jeonghan, Joshua, Jun, Hoshi, Wonwoo, Woozi, The8, Mingyu, DK, Seungkwan, Vernon e Dino — in un equilibrio perfetto tra disciplina e creatività.
In scaletta ci sono le hit “Hot”, “Darl+ing” e “Rock with you”, ma anche nuovi brani come “Bad Influence”, prodotto da Pharrell Williams, e “Thunder”. È un racconto in musica che celebra dieci anni di coesione e reinvenzione, specchio di un’industria che si muove alla stessa velocità dei suoi artisti.
Quando il K-pop diventa soft power (e rito generazionale)
Ci sono momenti in cui il K-pop smette di essere spettacolo e diventa qualcosa di più: un linguaggio collettivo, un modo di leggere il mondo. I Seventeen incarnano perfettamente questa transizione — da band idol a sistema culturale. È la logica del soft power coreano: una diplomazia fatta di estetica, emozione e precisione. Quando salgono sul palco o arrivano in sala, non stanno solo cantando. Stanno comunicando un modello di dedizione, creatività e appartenenza che ha reso la Corea del Sud un punto di riferimento culturale globale.
Ogni tappa è un tassello di un progetto più grande, dove l’intrattenimento si trasforma in linguaggio politico, sociale, generazionale. Perché se il K-pop è nato come industria, oggi è anche un modo di vivere: un codice di comportamento, una grammatica visiva, una rete di comunità globali che condividono valori di rispetto, costanza e inclusione.
La potenza dei Seventeen sta proprio lì: nel non separare mai la performance dal messaggio. Le loro canzoni parlano di crescita, di ansia, di amore, ma anche di resistenza gentile — quella che passa dai gesti minimi, dalle parole scelte con cura, dall’idea che la pop culture possa ancora essere un terreno di umanità. È una visione che si riflette nei loro fandom, i Carat, diventati una delle comunità più coese e creative al mondo, capaci di trasformare il supporto in arte, in attivismo, in legami reali.
Guardare un loro concerto — o, in questo caso, vederlo proiettato sul grande schermo — significa osservare una generazione intera riconoscersi nello stesso ritmo, negli stessi colori, nella stessa idea di appartenenza. È un rito collettivo dove il pop diventa testimonianza culturale, e dove la Corea, con la sua estetica precisa e sentimentale, continua a dettare il tempo del mondo.
Come partecipare
I biglietti saranno disponibili dal 12 novembre alle ore 15 su svtnewtour.com, con informazioni anche su nexostudios.it. Un solo giorno, un solo orario, un solo palco condiviso: quello che i Seventeen, da dieci anni, riescono a costruire ovunque vadano.









