I segreti delle proboscidi negli elefanti

  • Postato il 14 ottobre 2024
  • Di Focus.it
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Ci avrete sicuramente fatto caso: la proboscide degli elefanti non è liscia, ma coperta di pieghe che la fanno assomigliare a una fisarmonica. Ebbene, non si tratta solo di una questione estetica: uno studio pubblicato su Royal Society Open Science dimostra che si possono capire tante cose su un elefante basandosi sulle pieghe delle sua proboscide – per esempio se è destro o mancino, o come preferisce nutrirsi.. Destri o mancini? Partiamo dal mancinismo: gli elefanti, sia africani sia asiatici, sviluppano con l'età una preferenza per uno dei due lati della loro proboscide. La divisione è circa al 50% (a differenza per esempio di noi umani che siamo in prevalenza destri), e lo studio dimostra che è possibile capire a quale delle due categorie appartenga un singolo individuo. Gli elefanti mancini, infatti, che usano la proboscide per manipolare gli oggetti spostandoli verso il lato sinistro del loro corpo, hanno più pieghe sul lato sinistro della proboscide, e i baffi più lunghi; i baffi sul lato destro sono consumati dal frequente contatto con il terreno. Quando nascono, gli elefanti hanno pieghe simmetriche: è con l'uso che le sviluppano maggiormente da un alto o dall'altro.. L'utilità delle pieghe. Questo perché le pieghe hanno una funzione precisa: servono a rendere la proboscide più flessibile, proprio come una fisarmonica. Quest'ultimo dettaglio spiega anche come mai gli elefanti asiatici abbiano più pieghe sulla proboscide rispetto a quelli africani. Se infatti i secondi hanno due "dita" sulla punta della struttura, che usano per afferrare gli oggetti, i primi ne hanno uno solo, e per afferrare qualcosa devono avvolgerla con l'intera proboscide. Questo significa che hanno bisogno di maggiore flessibilità, e quindi di più pieghe. Un ultimo dettaglio illustrato nello studio riguarda lo sviluppo degli elefanti: le pieghe cominciano a formarsi quando sono ancora nel grembo materno..
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Focus.it

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