I presepi più belli del mondo: dove sono e quando vederli
- Postato il 25 novembre 2024
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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I due simboli del Natale: l’albero e il presepe. Quest’ultimo rappresenta un momento speciale per chi lo realizza, che si tratti di una tradizione condivisa in famiglia o di un presepe professionale che viene studiato con cura per mesi e realizzato artigianalmente in ogni suo dettaglio. In Italia, e non solo, tutti conosciamo i meravigliosi presepi di Napoli, ma questa tradizione è presente anche in altri luoghi del mondo con caratteristiche e specialità proprie.
Ma quali sono i presepi più belli del mondo? Qui vi raccontiamo dove sono, quando vederli e tante altre informazioni utili per ammirare questi capolavori dell’arte sacra e natalizia.
Presepi in Italia
La tradizione del presepe in Italia ha origini antiche: la storia più diffusa è quella che vede San Francesco d’Assisi come precursore del presepe. Fu lui che, dopo aver assistito ad alcune rappresentazioni liturgiche della nascita di Gesù a Betlemme, nel 1223 tornato in Italia, chiese al Papa l’autorizzazione di riprodurle. Oggi questa tradizione continua a esistere e ad affascinare, soprattutto in alcune regioni.
I presepi di Napoli
Quelli di Napoli sono sicuramente tra i presepi più famosi grazie alla loro capacità di unire sacro e profano. Oltre alla rinomata Via San Gregorio Armeno, che dal 22 novembre ospiterà la 153ª edizione della Fiera dei Presepi, impossibile non citare anche il Presepe Favoloso custodito nella Basilica di Santa Maria della Sanità, nel cuore del Rione Sanità. Realizzato dalla bottega La Scarabattola, questa creazione unica rappresenta un’opera monumentale in grado di offrire una visione innovativa e coinvolgente della Natività. Tra gli altri presepi napoletani imperdibili citiamo il Presepe Cuciniello, situato all’interno del Museo di San Martino.
Il presepe in Piazza San Pietro
Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, sarà possibile ammirare il presepe allestito in Piazza San Pietro a Roma. La firma di quest’anno è quella della comunità di Grado che ha ambientato la nascita di Gesù in un “casone” all’interno della laguna. L’ambientazione scelta è quella dei primi anni del secolo scorso quando in laguna abitavano ancora diverse centinaia di gradesi, realizzata con tanti dettagli creati utilizzando anche la vegetazione autoctona e la fauna locale.
Il presepe sull’acqua di Comacchio
Uno dei presepi italiani più suggestivi è quello di Comacchio, in provincia di Ferrara. Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 sarà possibile ammirare i presepi allestiti non solo nelle chiese, ma soprattutto sotto le arcate dei ponti e lungo i canali del centro storico della città. Realizzati sopra delle imbarcazioni, offrono uno scenario davvero unico, soprattutto la sera quando illuminati da decorazioni e luminarie.
Presepi in Spagna
La tradizione del presepe in Spagna ha origini italiane perché si diffuse durante la dominazione borbonica di Napoli. Nel corso del tempo, gli artigiani spagnoli hanno adattato questa forma d’arte all’identità culturale del territorio creando anche personaggi bizzarri come il “caganer”, un abitante vestito con abiti tradizionali, accovacciato in una posizione comprensibile dal nome!
Il presepe di sabbia a Gran Canaria
Gran Canaria stupisce ogni anno con un presepe di sabbia realizzato da un gruppo di otto importanti scultori internazionali sulla spiaggia di Las Canteras. Si tratta di un vero e proprio spettacolo a cielo aperto, realizzato con 2000 tonnellate di sabbia che, oltre al carattere artistico e religioso, ha anche uno scopo benefico perché le donazioni ricevute vengono destinate a progetti sociali. Il presepe può essere ammirato dal 28 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 ed è facilmente raggiungibile perché la spiaggia in cui viene realizzato è quella urbana della città di Las Palmas.
Presepe monumentale di Saragozza
A Saragozza, invece, troverete il presepe più grande di Spagna che, con le sue 56 figure a grandezza naturale, occupa più di 1000 m². Le figure umane sono affiancate dagli immancabili animali come pecore, capre e anatre per ricreare al meglio il momento della Natività. Il presepe viene allestito vicino alla Basilica di Nostra Signora del Pilar e riproduce alcuni degli scenari più importanti della tradizione religiosa come il portale di Betlemme o il palazzo di Erode. Il presepe monumentale può essere visitato dal 2 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025, sia in autonomia che accompagnati da una guida. L’entrata è gratuita e si può accedere tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 21:00.
Presepe di cioccolato a Rute
La città di Rute, in provincia di Cordoba, vanta una lunga tradizione dedicata ai dolci natalizi che, nel tempo, ha ampliato i propri orizzonti andando a creare un presepe realizzato interamente con il cioccolato. Allestito su una superficie di circa 65m², il presepe è composto da 1.600 chili di cioccolato e circa 50 chili di pasta di zucchero ed è considerato il più grande del mondo. Per crearlo sono necessari oltre sei mesi e, tra le figure realizzate, compaiono anche il Papa e i membri della Famiglia Reale spagnola. Il presepe può essere visitato fino al 6 gennaio 2025 e l’entrata costa 1,50€. Se vi trovate a Cordoba, il modo ideale per raggiungere Rute è con il treno della compagnia Renfe.
Il presepe gigante di Alicante
Il presepe di Alicante, invece, ha vinto il record come il più grande del mondo! Gesù, posizionato nella sua mangiatoia, cattura l’attenzione con dimensioni pari a 3,32 metri di altezza, 3,31 metri di larghezza e 4,08 metri di lunghezza, mentre Giuseppe è alto 18 metri e largo 4,70 e Maria ben 10 metri e larga 3,49. Il presepe può essere ammirato nella piazza dell’Ayuntamiento dai primi di dicembre al 6 gennaio 2025.
Presepi in Portogallo
I presepi portoghesi spiccano per la creatività e maestria artigianale con il quale vengono realizzati. Alcuni presentano personaggi di carattere popolare, mentre altri vengono creati in stile barocco, come quelli degli scultori Machado de Castro (di cui si conserva un esemplare nella cattedrale Sé di Lisbona) o António Ferreira (custodito nella Basilica da Estrela). Oltre al motivo principale della Natività e dell’arrivo dei Re Magi a Betlemme, nei presepi realizzati in Portogallo vengono riprodotti ambienti campestri portoghesi e delle classi sociali dell’epoca come clero, nobiltà e popolo.
Il presepe a Lagos
Nel sud del Portogallo, nella città di Lagos, dal 23 novembre 2024 al 10 gennaio 2025 sarà possibile ammirare il presepe artigianale realizzato dall’artista José Henrique Figueiredo Cortes. Esposto nel Centro Cultural de Lagos, il presepe conta 75 personaggi, 368 figure di animali, 38 case, molti edifici e attività, alcune delle quali non esistono più nella realtà. Il tutto è reso ancora più magico dall’aggiunta di meccanismi che danno movimento alle scene rappresentate come luce e corsi d’acqua.
Presepi in Polonia
Anche la Polonia vanta una tradizione secolare legata ai presepi, in particolare nella città di Cracovia. Qui i presepi sono chiamati “szopki” e risalgono al XIX secolo. La loro realizzazione si concentra sulla costruzione di elaborate strutture a torre che raffigurano la Natività di Gesù, spesso sullo sfondo dei famosi monumenti architettonici della città.
Il presepe UNESCO di Cracovia
La tradizione dei presepi a Cracovia nacque per necessità: i lavoratori locali, licenziati durante il periodo invernale, per guadagnare qualcosa costruivano particolari scene legate alla Natività che vendevano porta a porta. Nel corso degli anni, questa pratica si è evoluta trasformandosi in una competizione vera e propria tra artigiani. Le scene sono riccamente ornate con un mix di elementi gotici e barocchi, con colori vivaci e location che rappresentano i luoghi più importanti della città.
Il primo giovedì di dicembre viene organizzato il Concorso di Szopka, o Concorso dei Presepi di Natale, durante il quale gli artigiani provenienti da tutto il Paese portano le loro scene della Natività realizzate a mano per essere esposte e giudicate nella piazza principale Rynek Główny. In riconoscimento del suo significato culturale, la szopka di Cracovia è stata iscritta nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO nel 2018.
Presepi in Francia
In Francia è la Provenza a mostrare il più alto entusiasmo quando si parla di presepi. Il tradizionale presepe provenzale, oltre ai personaggi classici della Natività, comprende anche i famosi santons, ossia piccoli santi: questi sono piccole figurine di terracotta fatte a mano che rappresentano molti personaggi popolari provenzali e ispirati al folklore locale, alle tradizioni e agli antichi mestieri. Alcuni dei più tipici e famosi sono Roustido, un amichevole borghese con un ombrello rosso, Bartomiou, l’ubriacone con un lungo cappello di cotone, e Pistachié, lo sciocco che guida un asino carico di sacchi di grano.
I presepi di Luceram
Ogni anno, da 26 anni, gli abitanti di Lucéram, un villaggio situato a 664 metri di altitudine, non lontano da Nizza, espongono oltre 450 presepi in tutte le aree del paese. L’evento, chiamato Circuit des Crèches, vi permetterà di scoprire le realizzazioni durante una passeggiata dove le scene sono ricche di personaggi e location particolari, da quelle più tradizionali alle più originali. I presepi possono essere visitati dai primi di dicembre al 6 gennaio 2025.
Presepi in Messico
Chiamato “el Nacimiento”, la Natività messicana fa parte dell’eredità che i colonizzatori lasciarono nel Paese, riadattata nel corso degli anni alla cultura e all’identità delle diverse regioni del Messico. Qui il presepe rappresenta uno dei simboli più importanti e assume un ruolo centrale soprattutto durante la notte di Natale, o Nochebuena: durante la vigilia, le famiglie messicane si riuniscono intorno per mangiare tutti insieme e, prima di mezzanotte, si svolge una piccola cerimonia durante la quale i bambini della famiglia hanno l’onore di collocare la statuina di Gesù nel presepe, dando così il benvenuto al Natale.
Il presepe nella piazza di Oaxaca
Il Natale è una ricorrenza particolarmente sentita in tutto il Messico, tuttavia ci sono città che, più di altre, organizzano festeggiamenti in grande stile come Oaxaca. La strada pedonale che va dalla Chiesa di Santo Domingo allo Zocalo è fiancheggiata da alberi di Natale e colorate piñate, mentre la piazza principale brilla di luci festive e luminose stelle natalizie, oltre che ospitare il grande presepe e l’evento più atteso di dicembre: la Notte del Ravanello. Organizzato il 23 dicembre, l’evento vede protagoniste delle scene realizzate con i ravanelli, compresa la Natività. Un altro bel presepe viene realizzato anche all’interno del Convento y Templo del Carmen Alto, dove ogni anno vengono posizionate figure di medie-dimensioni.
I presepi in Perù
Anche il Perù festeggia il Natale realizzando presepi nei parchi pubblici e davanti alle chiese. La particolarità dei presepi peruviani, visibili durante tutto il mese di dicembre, risiede in alcuni personaggi tipici del territorio. Insieme a Giuseppe, Maria e Gesù in versione andina, compaiono anche animali locali come i lama e gli alpaca in sostituzione di bue e asino. Chi desidera creare un presepe unico deve dirigersi a Cusco, dov’è possibile acquistare figure realizzate artigianalmente nel mercato storico di Santurantikuy, che significa “Vendita dei Santi” in Quechua. Al mercato sono presenti molti artigiani e venditori provenienti dalle province che arrivano in città per vedere muschio, erbe, figurine dipinte di santi, lama e alpaca.
Il presepe a Cusco
Ogni anno, nella città di Cusco, viene allestito un grande presepe nella Plaza de Armas, la piazza principale da secoli cuore pulsante della vita quotidiana dei suoi abitanti. Nei presepi di Cusco, il paesaggio raffigurato è quello delle Ande peruviane invece della Giudea e, per realizzarlo, viene utilizzata flora nativa della regione come erbe naturali, paglia, “salvajina” (muschio spagnolo), “ichu” (erba cespugliosa), “molles” (peperoni), “champa” (erba con terriccio), fiori e orchidee.
Inoltre, tutti i personaggi rappresentati sono solitamente vestiti con i costumi tradizionali della regione di Cusco: Maria ha le trecce, una manta (in quechua chiamata “liclla”) e una gonna andina. Giuseppe indossa un “chullo” (un tipo di cappello di lana) e Gesù, chiamato “El niño Manuelito”, è vestito con abiti tipici della regione, pieni di colori e paillettes.
I presepi tipici in Africa
Il presepe viene realizzato anche in diverse parti dell’Africa e incorpora figure, scene, piante, animali e oggetti legati alla vita quotidiana tipica del territorio. Al posto del bue e dell’asino è possibile trovare capre o zebù, mentre sullo sfondo compaiono alberi come il baobab. Tra le figure compaiono anche pescatori, cantastorie tradizionali e musicisti che suonano strumenti locali.