I possibili scenari per TikTok negli Stati Uniti
- Postato il 16 gennaio 2025
- Di Agi.it
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I possibili scenari per TikTok negli Stati Uniti
AGI - Divieto, tregua o sopravvivenza: i possibili scenari per TikTok negli Usa. A quattro giorni dalla scadenza del termine per la vendita di TikTok negli Stati Uniti, permane l'incertezza sul futuro del social network, che potrebbe sopravvivere in questo Paese di oltre 170 milioni di utenti, anche in assenza di una vendita da parte della società madre cinese ByteDance. Il destino della piattaforma è in parte affidato alla Corte Suprema, alla quale il gruppo ha chiesto con urgenza di bloccare l'applicazione della legge approvata dal Congresso ad aprile, che non lascia altra opzione che la vendita. Durante l'udienza di venerdì, diversi giudici della più alta corte degli Stati Uniti sono sembrati sensibili alle argomentazioni di sicurezza nazionale avanzate dal Congresso, che teme che il governo cinese stia sfruttando i dati degli utenti americani di TikTok. La decisione della Corte Suprema è attesa a giorni, questa settimana.
- DIVIETO - In caso di divieto, spetterà al governo statunitense costringere i fornitori di applicazioni mobili a rimuovere il social network dalle loro piattaforme. TikTok non sarebbe più scaricabile. Gli utenti che già possiedono l'applicazione la manterrebbero, ma non potrebbero più aggiornarla, il che renderebbe difficile, se non impossibile, il suo utilizzo. Secondo The Information, l'azienda si sta preparando a rendere completamente inaccessibile la sua applicazione domenica, il che andrebbe oltre le disposizioni di legge. Poiché il social network è ancora accessibile al di fuori degli Stati Uniti, gli utenti americani di Internet che lo desiderano possono utilizzare una VPN, un'applicazione software che può essere utilizzata per ingannare i siti e i negozi di applicazioni sulla loro posizione geografica. In una nota interna, citata dal media specializzato The Verge, l'azienda ha informato i suoi dipendenti che i suoi uffici rimarranno "aperti, anche se la situazione non sara' ancora risolta entro il 19 gennaio", termine ultimo per il trasferimento dell'applicazione a un altro proprietario.
- AGGIRAMENTO - Tuttavia, l'applicazione della legge sarà lasciata nelle mani della nuova amministrazione Trump e, più precisamente, del futuro ministro della Giustizia, Pam Bondi. Data l'opposizione di Donald Trump alla scomparsa di TikTok, potrebbe scegliere di non fare nulla, preservando di fatto il social network. Nell'ambito del procedimento davanti alla Corte Suprema, Trump ha chiesto ai giudici di rimandare la decisione a dopo il suo insediamento, ritenendo di essere in grado di "salvare la piattaforma affrontando al contempo i problemi di sicurezza nazionale". In particolare, potrebbe suggerire alla maggioranza repubblicana del Congresso di modificare il testo per dare a TikTok un certo margine di manovra.
- VENDITA - Finora ByteDance si era opposta all'idea di vendere il suo gioiello ma, secondo Bloomberg, il governo cinese è aperto a un'acquisizione da parte di Elon Musk, già azionista di maggioranza di un altro social network, X (ex Twitter), e alleato di Donald Trump. Lunedi' TikTok ha definito questo scenario "pura finzione". Altri candidati dichiarati sono in corsa, tra cui l'uomo d'affari Frank McCourt. McCourt ha radunato gli investitori intorno al suo concetto di Project Liberty, che mira a fare di TikTok una piattaforma incentrata sulla sicurezza dei suoi utenti. McCourt, che possiede anche la squadra di calcio francese Olympique de Marseille, stima il valore di TikTok US a 20 miliardi di dollari. Secondo The Information, anche l'ex capo dell'editore di videogiochi Activision Blizzard, Bobby Kotick, è interessato.
- MIGRAZIONE - Sebbene tutti i server che gestiscono TikTok US siano ora situati negli Stati Uniti, la fattibilità tecnica di una scissione è ancora in discussione, poiché non esistono precedenti noti per un'operazione del genere. L'eventuale scomparsa della versione americana del social network sembrerebbe essere una benedizione per i suoi rivali, in primis YouTube (Shorts) e Instagram (Reels), che negli ultimi anni hanno declinato il formato dei video molto brevi che ha reso TikTok un successo globale. Molti creatori di contenuti si sono già diversificati su diverse piattaforme e le prime minacce al futuro di TikTok risalgono a quasi cinque anni fa, alla prima amministrazione Trump. Il sito è sopravvissuto grazie alle sentenze dei tribunali che hanno bloccato l'attuazione di un decreto emanato da Trump che di fatto condannava TikTok a meno che ByteDance non lo vendesse. Negli ultimi giorni, i creatori hanno trovato rifugio anche sull'applicazione cinese Xiaohongshu, che potrebbe essere presa di mira dalle autorità americane per le stesse ragioni di TikTok.
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