I pm milanesi chiedono i domiciliari per l’archistar Stefano Boeri. Romeo: “Si rassicuri sul progetto del Parco del Ponte”

  • Postato il 28 gennaio 2025
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stefano boeri

Genova. Turbativa d’asta: questa l’accusa mossa dalla procura di Milano agli architetti di fama internazionale Stefano Boeri e Cino Zucchi, per cui sono stati chiesti gli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sul concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano.

La richiesta, che riguarda anche un terzo architetto milanese, è stata notificata ai legali per l’interrogatorio preventivo che si terrà il 4 febbraio davanti al gip, cui spetterà il compito di valutarla. La notizia dell’indagine ha però sconvolto non soltanto Milano, dove Boeri ha il suo studio di architettura, ma anche Genova, visto lo stretto legame tra l’architetto e il capoluogo ligure.

A Boeri era infatti stato aggiudicato l’incarico per il masterplan del nuovo Parco del Ponte, citato tra l’altro nelle carte dell’inchiesta. La procura di Milano gli contesta che, nel ruolo di commissario insieme con Zucchi per l’aggiudicazione della commessa comunale della Beic, avrebbe favorito uno specifico consorzio risultato vincitore. Il Parco del Ponte è citato nelle carte alla luce di alcune comunicazioni che nel 2022 Boeri avrebbe avuto con una delle aziende che fanno parte del consorzio vincitore a Milano.

Esprimo forte preoccupazione a seguito delle notizie apparse oggi sui media riguardanti la richiesta di arresto ai domiciliari per l’architetto Stefano Boeri, figura chiave nella progettazione del Parco del Ponte e nei progetti di riqualificazione dei quartieri di Certosa e Campasso – è il commento di Federico Romeo, presidente del municipio Valpolcevera e consigliere regionale – La vicenda, che coinvolge anche altri professionisti e riguarda un appalto per un progetto a Milano, solleva interrogativi che necessitano di immediati chiarimenti per il bene della nostra comunità”.

“Pur rispettando il lavoro della magistratura, alla quale spetta il compito di accertare le eventuali responsabilità, e riconoscendo a Boeri il diritto di difendersi dalle accuse, ritengo indispensabile che il Comune di Genova chiarisca al più presto quale sia l’impatto di questa situazione sul futuro dei progetti di rigenerazione urbana dei territori di Campasso, Certosa e Rivarolo – prosegue Romeo – E la Regione intervenga garantendo che tutti i processi e i tempi vengano rispettati. I processi di riqualificazione impostati con la partecipazione attiva dei Municipi Valpolcevera e Centro Ovest, dei comitati, delle associazioni e della popolazione dei quartieri coinvolti, sono stati pensati per restituire alla cittadinanza spazi vitali e migliorare la qualità della vita. Pertanto, è fondamentale rassicurare la popolazione sull’integrità e la trasparenza dell’intero percorso progettuale su cui ancora non si conoscono i termini”,

Va ricordato che il nome di Boeri è legato a doppio filo a un altro progetto fondamentale per la città di Genova, ovvero il nuovo stadio Ferraris. La struttura dovrebbe essere realizzata da Cds Holding proprio sulla base di un progetto di Boeri.

Autore
Genova24

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