Questa è una storia che parla di pipistrelli, e che risolve un mistero lungo un quarto di secolo. È dai primi anni del Duemila, infatti, che il dottor Carlos Ibáñez della Doñana Biological Station di Siviglia sostiene che alcuni pipistrelli, per la precisione le nottole giganti, non si nutrano solo di insetti e altre piccole prede "classiche", ma includano anche certi uccelli nel loro menu.
Ibáñez ne è convinto dopo aver osservato, 25 anni fa appunto, resti di uccelli nelle feci dei pipistrelli della sua stazione biologica, e ora la sua intuizione è corroborata da uno studio pubblicato su Science, nel quale lo zoologo e il suo team descrivono una registrazione audio che dimostra senza ombra di dubbio che le nottole giganti mangiano (anche) uccelli.. Tre indizi fanno una prova. L'idea di Ibáñez, ispirata dalla cacca di alcuni pipistrelli, ha trovato negli anni ulteriori conferme quando lo zoologo ha trovato, sul terreno sotto le zone di caccia delle nottole, diverse ali di uccello strappate al loro proprietario: si è quindi convinto che questi pipistrelli catturano al volo gli uccelli e strappano loro le ali per trasportarli più comodamente.
Tutti questi indizi lo hanno convinto a mettere in piedi un complesso sistema di monitoraggio delle nottole giganti della Doñana Biological Station, una combinazione di videocamere di sorveglianza, radar militari e registratori a ultrasuoni piazzati sulle spalle degli stessi pipistrelli grazie a minuscoli zainetti. Questi strumenti in particolare si sono rivelati fondamentali per l'ultimo studio, che ha registrato due diversi episodi di caccia che hanno coinvolto una nottola e un pettirosso. In uno di questi due episodi, il pipistrello è riuscito a catturare la sua preda.. Come in un film horror. La registrazione racconta di una caccia prolungata. La nottola ha volato fino a un'altitudine di 1.2 km, e qui ha incontrato la sua preda: un pettirosso che si è accorto della sua presenza solo all'ultimo. È riuscito comunque a evadere il primo tentativo di cattura, lanciandosi in una fuga durata più di un chilometro, durante la quale il pettirosso ha lanciato 21 "richieste di aiuto" (rimaste senza risposta). Il pipistrello è riuscito a catturare l'uccello quando i due si trovavano a pochi metri da terra: a quel punto, la registrazione cambia, e dopo l'ultimo disperato richiamo del pettirosso quello che si sente sono 23 minuti di rumori di masticazione – la nottola che consuma il suo pasto, peraltro senza mai smettere di volare.. La dieta dei pipistrelli. Oltre a dare finalmente ragione alle teorie di Ibáñez, questa registrazione documenta per la prima volta un fatto importantissimo: i pipistrelli, almeno quelli più grandi, non mangiano solo insetti, e quando i percorsi degli uccelli migratori vanno a sovrapporsi al loro territorio di caccia ne approfittano volentieri. Ora sarà interessante scoprire quali altri pipistrelli hanno gli uccelli nel loro menu..