I ricercatori della stazione di ricerca STARESO, in Corsica, hanno un problema: ogni anno organizzano campagne di studio sul campo (o meglio sott'acqua) per investigare il comportamento dei pesci locali. Il problema è che i pesci che popolano queste acque sono dei "ladri", e seguono gli scienziati per rubare loro il cibo altrimenti destinato a diventare una ricompensa da usare durante gli esperimenti.
Il dettaglio curioso è che i pesci sembrano riconoscere gli umani che portano le leccornie, e seguono loro ignorando i loro colleghi. È possibile che sia così? Uno studio pubblicato su Biology Letters suggerisce che sì, i pesci sono in grado di riconoscere i singoli umani. . Addestramento marino. Finora sono stati svolti pochissimi esperimenti relativi alla capacità dei pesci di riconoscerci: i pesci arcieri hanno dimostrato questa abilità in contesti di laboratorio, ma nessuno l'aveva ancora messa alla prova in natura. I pesci della stazione corsa (occhiate e tanute, due specie parenti di salpe e saraghi) si sono dimostrati il campione perfetto, perché vivono allo stato selvatico ma sono ormai abituati alla presenza umana.
L'esperimento si è svolto in due fasi: nella prima, una singola ricercatrice si è tuffata in acqua carica di cibo, attirando l'attenzione dei pesci. Tuffo dopo tuffo, ha cominciato a rimuovere una serie di segni distintivi (per esempio una muta da sub rosso acceso) e a "premiare" i pesci solo se la seguivano per almeno 50 metri di nuoto, fino ad abituarli all'idea che la sua presenza equivalesse a un premio in cibo. . L'esperimento. Dopodiché, la ricercatrice ha cominciato a tuffarsi in compagnia di un altro umano: la coppia ha nuotato in due direzioni opposte, e all'inizio i pesci si sono dimostrati confusi – quale dei due seguire? Dopo un paio di "test", nei quali hanno capito quale dei due umani portasse con sé il cibo, i pesci hanno cominciato a scegliere con decisione di seguire la prima ricercatrice, ignorando il secondo, a dimostrazione che sapevano dove si trovava il cibo.
Ulteriore conferma è arrivata quando i due umani si sono tuffati con mute da sub identiche: a quel punto i pesci non sono riusciti a distinguere l'uno dall'altra, e hanno ricominciato a seguirli entrambi. Insomma: i pesci (almeno quelli studiati in Corsica) sanno chi siamo, e ci riconoscono in base a indizi visivi che dicono loro quale sia l'umano interessante e quale quello che sta nuotando a mani vuote, e dunque non serve a nulla….
