I pazienti della rianimazione dell’ospedale di Rivoli vengono assistiti anche con l’aiuto dei cani, ecco perché

  • Postato il 13 novembre 2025
  • Salute
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Il concetto di “stare bene” viene considerato, dalla sanità, un cappello molto ampio, che riguarda aspetti fisici e mentali, materiali e immateriali. Lo sanno bene all’ospedale di Rivoli, dove in questi giorni è partito il progetto “Cuore a 4 zampe”, il nuovo progetto di Educazione Assistita con Animali (EAA) promosso da AslTo3 in collaborazione con l’associazione ASLAN – Il legame con gli animali, già partner dell’Azienda sanitaria per gli Interventi Assistiti con Animali nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Rivoli.
L’iniziativa è stata avviata a inizio novembre e ogni settimana vedrà il coinvolgimento dei piccoli pazienti ricoverati presso la Struttura Complessa di Pediatria di Rivoli, diretta da Franco Garofalo. L’obiettivo del progetto è quello
di migliorare il benessere emotivo durante la degenza, riducendo ansia e dolore.

“Gli Interventi Assistiti con il Cane in ambito ospedaliero producono effetti benefici sui bambini ricoverati, poiché la presenza dell’animale aiuta a distogliere l’attenzione dal dolore e a favorire emozioni positive – spiegano dall’Asl To3 -. Il cane offre un senso di sicurezza e contribuisce al miglioramento delle capacità di adattamento e gestione delle difficoltà, aiutando il bambino a regolare le emozioni legate alla malattia e al dolore. La presenza del cane inoltre apporta benefici anche ai genitori, riducendo ansia e stress complessivo”.

La coordinatrice del progetto e referente ASLAN è Antonia Tarantini, pedagogista specializzata in Interventi Assistiti con Animali, mentre per l’AslTo3 sono stati coinvolti, oltre al dott. Garofalo e al personale della Pediatria, anche Alessandro Bonansea, Direttore della S.C. Psicologia AslTo3 e Silvia Dalmasso, medico veterinario AslTo3.

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Quotidiano Piemontese

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