“I miei sono arrivati in Svezia dalla guerra. Per sopravvivere ho fatto tante cose, anche rubare. Non si fa, ma non potevo tornare indietro, potevo solo andare avanti”: Zlatan Ibrahimovic

  • Postato il 16 ottobre 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

This is me“, lo dice il titolo, è il racconto della vita di un personaggio attraverso le sue dichiarazioni, le sue esibizioni, i filmati. E la prima puntata del programma di Silvia Toffanin è arrivata ieri 15 ottobre, con ospiti come Laura Pausini e Zlatan Ibrahimovic. Proprio l’ex calciatore è stato protagonista di una bella intervista che è partita dall’inizio: “I miei genitori sono arrivati in Svezia dalla guerra. Ho lavorato duro, ho fatto sacrifici, sono andato contro tutto e tutti e alla fine ho aperto la strada alla seconda generazione in Svezia. I miei erano separati: vivevo con mio padre e andavo da mia madre solo per mangiare”, ha raccontato Zlatan.

Cosa sognava? “Di diventare un calciatore professionista. Era il mio obiettivo. Volevo dimostrare che è possibile farcela, anche se vieni da dove vengo io. E oggi sono la prova vivente che si può fare”. Si può fare, ma non è stato facile: “Per sopravvivere ho fatto tante cose, anche rubare. Non si fa, ma non potevo tornare indietro, potevo solo andare avanti”. E oggi ai suoi figli vuole insegnare come “separare Zlatan professionista da Zlatan papà (…) vivono una vita diversa da altri, perché il loro papà è conosciuto… Quello che voglio insegnare loro è il rispetto e l’indipendenza”.

L'articolo “I miei sono arrivati in Svezia dalla guerra. Per sopravvivere ho fatto tante cose, anche rubare. Non si fa, ma non potevo tornare indietro, potevo solo andare avanti”: Zlatan Ibrahimovic proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti