I fratelli Tate lasciano la Romania per gli Stati uniti nonostante le accuse di tratta di esseri umani

  • Postato il 27 febbraio 2025
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Andrew e Tristan Tate, kickboxer/influencer di origine romena con cittadinanza britannica e americana, hanno lasciato la Romania questa mattina a bordo di un jet privato diretto in Florida. I due erano stati arrestati due anni e mezzo fa con accuse di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. Dopo un periodo in carcere erano agli arresti domiciliari con l’accusa di aver sfruttato sessualmente 34 donne. La Corte d’Appello di Bucarest ha accolto un ricorso della Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e il terrorismo, revocando il divieto di lasciare il Paese. Non è chiaro, tuttavia, se tutte le restrizioni a loro carico siano state rimosse e chi abbia presentato la richiesta di revoca.

L’ex kickboxer Andrew Tate, 38 anni, e suo fratello Tristan, 36, sono stati accusati dalla procura romena di aver creato nel 2021 un’organizzazione criminale attiva tra Romania e Regno Unito. I fratelli si sono sempre dichiarati innocenti. Andrew Tate, noto per le sue dichiarazioni controverse sui social, era già stato espulso dal Grande Fratello britannico nel 2016 dopo la diffusione di un video in cui aggrediva una donna. Nei giorni scorsi, un ex ambasciatore statunitense nominato da Trump, il quale aveva chiesto il suo rilascio, inviato per le missioni speciali, Richard Grenell, avrebbe interceduto in loro favore durante un incontro a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco con il ministro degli Esteri romeno Emil Hurezeanu. Secondo il Financial Times, Grenell ha ribadito il proprio sostegno ai Tate sui social media, mentre le autorità romene hanno chiarito che i due dovranno tornare in Romania su richiesta, secondo la Bbc a fine marzo, e comunicare ogni loro spostamento per soddisfare i termini del loro status di sotto controllo giudiziario.

Nel Regno Unito, intanto, quattro presunte vittime britanniche di Andrew Tate hanno espresso “sconcerto” per la sua partenza dalla Romania. Matthew Jury, legale delle donne che lo accusano di stupro e controllo coercitivo tra il 2013 e il 2016, ha dichiarato che il governo britannico dovrebbe sollevare la questione con l’amministrazione americana. Tuttavia, Downing Street ha evitato di commentare direttamente il caso, limitandosi a una condanna generale della tratta di esseri umani. Nel mentre le autorità inglesi confermano che le indagini su di loro restano aperte.

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Il Fatto Quotidiano

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