I figli di mezzo? Più inclini a cooperare

  • Postato il 26 dicembre 2024
  • Di Focus.it
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I primogeniti? Coscienziosi, responsabili, viziati, intelligenti. I secondogeniti? Pacificatori, bistrattati, ignorati. I terzogeniti? Indipendenti, creativi e originali pur di farsi notare. Sono solo pregiudizi o c'è un fondo di verità? Un ampio studio confuta l'idea che l'ordine di nascita non abbia alcun effetto nel forgiare la personalità. La ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha trovato che i figli di mezzo sono più portati alla cooperazione.. Poco, ma incide. Sul tema ordine di nascita e personalità si discute da decenni, ma recentemente diversi studi avevano concluso che l'effetto, se c'è, è troppo poco rilevante per fare la differenza. La nuova analisi condotta da Michael Ashton e Kibeom Lee, Professori di Psicologia alla Brock University dell'Ontario e all'Università di Calgary nell'Alberta (Canada), ha trovato non solo che l'effetto dell'ordine di nascita "si vede", in termini statistici, ma che a pesare ancora di più su come diventeremo è il numero di figli della famiglia in cui siamo cresciuti.. Piacevoli da avere accanto. I due hanno analizzato i tratti di personalità riportati da oltre 700.000 volontari di lingua inglese che avevano anche dato informazioni sul numero di fratelli e sul loro ordine di nascita, e hanno poi sottoposto le stesse domande a un gruppo separato di 75.000 persone. Chi era cresciuto insieme a più fratelli ha riportato punteggi più elevati in due tratti di personalità connessi alla capacità di cooperare, la piacevolezza (agreeableness, che si manifesta per esempio come empatia, gentilezza, altruismo) e l'onestà-umiltà, la tendenza ad essere genuini con gli altri, a evitare di manipolarli per guadagni personali. Nei figli di mezzo, queste caratteristiche sembravano potenziate rispetto agli altri fratelli.. Le prime relazioni e quelle future. I risultati suggeriscono che, anche se non si può dedurre molto sulla personalità dall'ordine di nascita, se si estraessero a caso un figlio unico e una persona nata in una famiglia con 6 figli, ci sarebbe una probabilità del 60% che il secondo abbia punteggi più alti di piacevolezza. E che se questo, fosse pure un figlio di mezzo, la tendenza a cooperare risulterebbe lievemente potenziata - forse, ipotizzano i ricercatori, per l'arte, lungamente allenata, di intrecciare e rinsaldare legami con i fratelli maggiori o minori..
Autore
Focus.it

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