I boss utilizzavano in carcere cellulari criptati. Tra i loro interlocutori anche il calabrese Emanuele Cosentino
- Postato il 11 febbraio 2025
- Cronaca
- Di Gazzetta del Sud
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I boss utilizzavano in carcere cellulari criptati. Tra i loro interlocutori anche il calabrese Emanuele Cosentino
Grazie a cellulari criptati introdotti in carcere illegalmente, diversi boss detenuti hanno potuto creare vere e proprie chat di gruppo con altri mafiosi, alcuni liberi, altri in cella, per parlare indisturbati di affari . Emerge dall’ultima indagine della Dda di Palermo che ha portato al fermo e all’arresto di 181 mafiosi. Gli investigatori hanno intercettato due indagati che, quando si sono accorti... Continua a leggere...