Negli ultimi anni numerosi studi hanno indagato il legame tra social network e salute mentale, giungendo quasi sempre alle stesse conclusioni – ridurre il tempo che passiamo tra Instagram e TikTok non può che far bene. Ora una nuova ricerca pubblicata su JAMA Network Open è giunta alle stesse conclusioni, rilevando una riduzione nei sintomi legati a insonnia, ansia e depressione nei giovani che avevano diminuito per una settimana il tempo passato sui social.. Social detox. Lo studio ha coinvolto 295 volontari tra i 18 e i 24 anni. Per evitare che i risultati fossero viziati da bias, com'era il caso di ricerche precedenti basate su dati autoriferiti dai partecipanti, gli autori hanno deciso di utilizzare un metodo chiamato digital phenotyping (letteralmente "fenotipizzazione digitale"): i partecipanti hanno cioè tenuto traccia passivamente tramite i propri smartphone del tempo di utilizzo delle app e hanno riferito i risultati ai ricercatori. Dopo due settimane di raccolta dati, i ragazzi hanno ridotto per una settimana il tempo passato sui social media: il 6,2% ha fatto un detox totale, non entrando in alcuna app social, mentre in media l'uso è passato da quasi due ore a mezz'ora al giorno.. Benefici per la salute mentale. Durante le tre settimane dello studio, i partecipanti hanno monitorato la propria salute mentale tramite brevi rilevazioni giornaliere in tempo reale. La settimana di social detox ha portato a ridurre in media del 16,1% i sintomi di ansia, del 24,8% quelli di depressione e del 14,5% l'insonnia. A trarre maggiori benefici i ragazzi più dipendenti dalle app di social network, che hanno migliorato la propria salute mentale ancor di più dopo la settimana di detox. Secondo gli autori i benefici sarebbero dovuti non tanto alla riduzione del numero di ore passate davanti allo schermo, quanto alla diminuzione degli input negativi che derivano dai social – come il confronto sociale con altre persone (che si mostrano più ricche, più belle, più intelligenti) e l'uso compulsivo.. I limiti. Nonostante lo studio presenti qualche limitazione, come il fatto che i partecipanti siano stati reclutati su base volontaria (e dunque fossero probabilmente consapevoli dei risultati attesi) e che non siano stati seguiti a lungo termine o non sia stato incluso un gruppo di controllo, i risultati confermano i danni connessi all'abuso dei social..
