“Ho un tumore maligno”, ma la diagnosi è sbagliata. Food blogger risarcita per ‘danni morali’
- Postato il 18 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Una diagnosi sbagliata e un risarcimento per danni morali: è quanto accaduto a una food blogger e odontoiatra nel 2021. Oggi Anna Gumirato, trent’anni, gira i ristoranti e pasticcerie e posta tutta sulla propria pagina Instagram (che conta quasi 10 mila followers). Qualche anno fa, invece, ha vissuto momento drammatici. Per oltre un mese, infatti, la donna ha creduto di avere un tumore maligno alla pelle, a causa di una diagnosi che poi si è rivelata sbagliata. Una seconda diagnosi, invece, ha ribaltato l’esito. Il Tribunale di Treviso ha condannato le due cliniche a risarcire la donna per danni morali.
La food blogger, all’epoca, aveva appena 25 anni. Nel gennaio del 2021 si era sottoposta, a scopo preventivo, alla rimozione di un piccolo neo sul cuoio capelluto presso una clinica privata nella provincia trevigiana. Il tessuto prelevato era stato poi inviato a un’altra clinica privata, questa volta milanese, per la consueta analisi istologica che aveva rilevato un carcinoma sebaceo (uno dei tumori cutanei più aggressivi e rari). Per sua fortuna, la diagnosi si è rivelata errata.
“Appena ho letto che la prima diagnosi propendeva per il carcinoma sebaceo mi sono subito allarmata perché ho colto immediatamente la gravità del referto. Nei giorni successivi mi sono sentita profondamente angosciata ed è a quel punto che ho deciso di sottoporre i vetrini ad un’ulteriore analisi per avere un altro parere. Così, con mia grande sorpresa e sollievo, ho infine scoperto l’errore diagnostico”. La seconda diagnosi ha rilevato un tricoblastoma (una lesione benigna della pelle molto meno rilevante e priva di pericoli per la salute). Alla fine, le due cliniche sono state costrette a risarcire la donna per alcune migliaia d’euro.
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