Hezbollah, smantellata rete in mezza Europa: costruivano droni per colpire Israele

  • Postato il 14 aprile 2025
  • Di Panorama
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Un’ampia rete logistica a supporto della produzione di droni di Hezbollah è stata smantellata in tutta Europa. L’operazione ha interessato Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, con arresti effettuati tra la metà del 2024 e l’inizio di aprile 2025. Secondo quanto riferito al quotidiano francese Le Figaro, la rete era coinvolta nell’acquisto di grandi quantità di materiali per la costruzione di droni potenzialmente in grado di trasportare esplosivi. Gli investigatori hanno trovato sistemi di guida elettronici, motori a benzina ed elettrici, eliche e diverse tonnellate di materiali utilizzati per realizzare componenti di droni come fusoliere e ali. Secondo Le Figaro, il volume di componenti sequestrati avrebbe potuto essere utilizzato per produrre fino a un migliaio di droni.

Tutto ha inizio nell’estate del 2024, nel cuore della Catalogna. È qui che la Guardia Civil individua una serie di movimenti sospetti legati ad acquisti di materiali ad alta tecnologia. A destare l’attenzione degli investigatori, le attività di alcune aziende spagnole riconducibili a individui di origine libanese, coinvolti nell’acquisto sistematico di componenti utilizzabili per la costruzione di droni. Secondo quanto riportato dalla giustizia spagnola, Firas AH, 38 anni, unico degli arrestati rimasto in carcere, sarebbe parte di «un gruppo di individui di origine libanese residenti in Spagna e Germania, legati in varia misura all’organizzazione terroristica». Gli inquirenti ritengono che il gruppo fosse pronto a spedire via mare un ingente carico di componenti essenziali per la costruzione di droni, destinati al Libano.

Una spedizione, definita «imminente» dalle autorità, che avrebbe rappresentato un rischio concreto per la sicurezza collettiva e, in particolare, per quella dei cittadini israeliani. Il carico, composto da decine di elementi chiave per l’assemblaggio di velivoli senza pilota, è stato intercettato in tempo, evitando un potenziale salto di qualità nella capacità offensiva delle milizie coinvolte. Secondo quanto emerso dalle indagini, si tratta di forniture a doppio uso – civile e militare – che avrebbero consentito, secondo gli inquirenti, l’assemblaggio di droni capaci di trasportare diversi chilogrammi di esplosivo. Gli ordini, che si contano a centinaia, erano destinati all’esportazione in Libano, dove i materiali sarebbero stati riconvertiti per finalità belliche. – Anche sul fronte tedesco, l’operazione antiterrorismo ha inferto un colpo significativo alla rete sospettata di traffici illeciti con finalità militari. La Procura federale ha confermato l’arresto di un cittadino libanese, Fadel Z., fermato il 14 luglio a Salzgitter, nella Bassa Sassonia, dagli agenti del BKA (Bundeskriminalamt). In un comunicato dettagliato, le autorità tedesche hanno reso noto che il sospettato si sarebbe affiliato a Hezbollah non più tardi dell’estate del 2016. Dall’inizio del 2024, avrebbe acquistato in Germania componenti destinati alla costruzione di droni militari, “in particolare motori”. Il materiale era destinato all’esportazione in Libano, dove, secondo gli inquirenti, sarebbe stato impiegato in operazioni terroristiche contro obiettivi israeliani.

Negli ultimi anni, questi piccoli velivoli si sono rivelati strumenti strategici nei conflitti moderni. Difficili da rilevare e abbattere, i droni hanno avuto un ruolo chiave in diversi teatri di guerra, dall’Ucraina alle aree di confine tra Siria e Iraq, dove lo Stato Islamico li ha impiegati con modalità sempre più sofisticate. Le indagini hanno avuto un’ulteriore svolta l’1 aprile 2025, quando la polizia spagnola ha effettuato altri tre arresti nello stesso appartamento di Barcellona già perquisito l’anno precedente. Uno degli indagati è accusato di far parte di un’organizzazione criminale transnazionale, di finanziare attività illecite e di falsificazione di documenti. Nel frattempo, anche in Francia si è mossa la Direzione Generale della Sicurezza Interna (DGSI), che ha fermato un altro sospetto ritenuto legato alla rete. La procura antiterrorismo francese ha confermato che l’uomo è accusato di preparare atti di terrorismo. Due uomini sono stati arrestati all’inizio del mese dalla polizia antiterrorismo britannica durante un’operazione condotta nella zona nord della capitale. I sospetti, di 39 e 35 anni, sono accusati di reati connessi al terrorismo internazionale. Il primo, 39 anni, è indagato per appartenenza a un’organizzazione vietata: Hezbollah è infatti designata come gruppo terroristico nel Regno Unito dal 2019.

L’uomo è anche sospettato di aver preparato attentati e di aver finanziato attività terroristiche. Il secondo individuo, 35enne, sarebbe coinvolto in reati simili. Entrambi sono stati rilasciati su cauzione, mentre proseguono le indagini da parte delle autorità britanniche. Secondo il rapporto investigativo, la rete smantellata operava in maniera estesa sul territorio europeo, ma il suo obiettivo principale era il sostegno logistico e operativo alle attività di Hezbollah all’estero. Le autorità sottolineano che, al momento, non emergono elementi concreti su piani terroristici imminenti sul suolo europeo. Tuttavia, il rischio rimane elevato. Le forze di sicurezza ribadiscono la pericolosità di tali infrastrutture clandestine, capaci di alimentare operazioni militari all’estero, soprattutto contro civili israeliani, e di trasformarsi rapidamente in minacce anche interne in caso di escalation.

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Panorama

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