Head hunting per il middle management: cos’è e come funziona?
- Postato il 29 ottobre 2024
- Aziende
- Di Blitz
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Il middle manager è una figura di fondamentale importanza in un’organizzazione poiché ha il compito di consentire una comunicazione efficace e trasparente tra i vari organi di un’azienda. L’espressione “middle manager” può essere tradotta come “manager intermedio”, descrivendo perfettamente il ruolo di raccordo e intermediazione tra il top management e i dipendenti di un’azienda. I middle manager sono figure che hanno un ruolo importante e delicato per il quale è richiesto un vasto ventaglio di competenze: tecniche, comunicative, relazionali e di coordinamento.
Head hunting e middle management
Riuscire a trovare un professionista con le competenze sopra riportate è cruciale per il successo aziendale, ma non è affatto semplice trovare il profilo giusto. È qui che entra in gioco l’head hunter middle management, una figura che opera un processo di selezione altamente specializzato il cui obiettivo è individuare – e reclutare – personale con competenze gestionali intermedie.
A differenza della tradizionale ricerca di personale, l’head hunting si caratterizza per il fatto di essere focalizzato su specifici profili professionali strategici. Vista l’importanza che questo processo può rivestire per piccole e grandi organizzazioni, cerchiamo di capire esattamente come funziona.
Le caratteristiche dell’Head Hunting
L’head hunting per il middle management si concentra, come già accennato, su figure professionali in grado di operare efficacemente a livello intermedio all’interno dell’organigramma aziendale. È per esempio il caso dei responsabili di produzione, dei sales manager, dei marketing manager, dei responsabili delle risorse umane o HR manager. Sono tutti ruoli cruciali per un efficiente funzionamento dell’azienda, dal momento che rappresentano, nell’ambito del loro specifico settore, il collegamento tra la direzione aziendale e i dipendenti.
Data la sua funzione, un head hunter deve possedere una conoscenza particolarmente approfondita del settore in cui opera e una rete di contatti sviluppatasi nel tempo. Questo consente anche di accedere ai cosiddetti candidati passivi, ovvero quei professionisti che non stanno attivamente ricercando un lavoro in quanto impegnati in altre organizzazioni, ma che possono prendere seriamente in considerazione nuove proposte e opportunità.
Le fasi dell’head hunting
Il processo di ricerca e selezione da parte di un’agenzia di head hunting si articola in varie fasi. La prima è quella delle analisi delle esigenze dell’azienda, in cui l’head hunter deve conoscere quali sono le esigenze di reclutamento, le competenze richieste e la cultura aziendale. Questa fase di analisi è importante per definire con chiarezza quale sia il profilo del candidato ideale.
Successivamente si inizia la ricerca, facilitata dalla rete di contatti consolidatasi nel tempo. Diversamente dalla selezione tradizionale, che come noto si basa su candidature spontanee, nell’head hunting c’è un contatto con professionisti che non sono necessariamente in cerca di un lavoro, i già citati candidati passivi. Una volta individuati i candidati, si passa alla fase di valutazione e selezione, che si basa su colloqui molto approfonditi. Per quanto riguarda i dirigenti intermedi, un criterio importante per la scelta è l’attitudine alla gestione di team. Selezionata la rosa finale, la fase successiva è quella della presentazione dei candidati all’azienda che potrà valutare i diversi profili ed effettuare altri colloqui.
Molto spesso l’head hunter ha anche un ruolo di supporto nella negoziazione, con lo scopo di facilitare l’ingresso del candidato nel team aziendale. Come si può notare, l’head hunting è una soluzione strategica che può risultare particolarmente interessante per tutte quelle aziende che ricercano determinate figure professionali.
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