Harry e Meghan tremano: perché con William sul trono potrebbero perdere tutto
- Postato il 1 dicembre 2025
- Di Panorama
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Il vento a Buckingham Palace è cambiato. E da Montecito, dove il lusso californiano dovrebbe garantire pace eterna agli ex reali più discussi del pianeta, soffia un’aria tutt’altro che tranquilla. Secondo il biografo Tom Bower, principe Harry e Meghan Markle sarebbero “sul tempo preso in prestito”, vulnerabili e consapevoli che il giorno in cui William salirà al trono potrebbe segnare il punto di non ritorno: lo strappo definitivo, con la revoca dei titoli per loro e per i figli.
Il precedente che ha cambiato le regole del gioco
Per capire il perché di tanta inquietudine bisogna guardare all’altro Windsor caduto in disgrazia. King Charles III ha fatto ciò che nessun sovrano aveva mai osato: ha tolto al fratello Andrew non solo il titolo di Duca di York, ma anche quello di Principe. Una punizione storica dopo anni di rapporti controversi con Jeffrey Epstein. Per Harry, racconta Bower, è stato “uno shock totale”. Se il re può farlo al proprio fratello, nulla vieta a William di fare lo stesso con chi — a suo giudizio — mina l’immagine della monarchia dall’esterno.
La ferita Kate e il dossier “tradimenti”
Il punto non è solo Spare, il libro che ha bruciato ponti e parentele raccontando conversazioni private con William e Kate. È la ripetizione dei colpi, continua Bower, a renderli “imperdonabili”. La madre di famiglia perfetta che sognava la principessa americana non esiste più: rimangono le interviste-bomba, i documentari-verità e l’opinione pubblica internazionale come platea. E su tutto, una data che ancora risuona come un eco indelebile: 2021. L’intervista con Oprah Winfrey. Le accuse di razzismo alla Famiglia Reale, l’insinuazione che la Corona fosse un organismo ostile. Un’esplosione mediatica che, agli occhi di Palazzo, non si spegnerà facilmente.
Il rischio di un’altra “Oprah”
Il vero terrore di Kensington Palace, dice Bower, non è il passato. È il futuro. Meghan senza introiti importanti. Harry nemmeno. E l’idea — concreta — che per rimanere nel flusso dell’attenzione possano tornare a parlare. Un memoir di Meghan? Un’altra intervista? Un nuovo documentario? Ogni ipotesi è un potenziale ordigno per la Monarchia. E William, una volta re, potrebbe scegliere la strada più radicale: togliere i titoli e neutralizzare la minaccia.
Il nodo scottante dell’etichetta “HRH”
C’è poi un dettaglio apparentemente innocuo che, a corte, innocuo non è mai: l’uso del titolo. Quando Meghan ha inviato un regalo alla fondatrice di IT Cosmetics firmandosi “With the Compliments of HRH The Duchess of Sussex”, molti hanno parlato di violazione dell’accordo siglato con la Corona quando i due lasciarono i ruoli da working royals. E l’intervista recente a Harper’s Bazaar ha riaperto la ferita: una giornalista racconta di essere stata annunciata dal personale come se fosse a corte — “Meghan, Duchess of Sussex” — anche se in casa erano solo in due. Per Bower, l’uso del titolo non è nostalgia: è business. “Una leva commerciale, e la usa con disinvoltura”, sostiene il biografo.
Chi è Meghan senza il titolo?
La domanda che Bower lancia come una lama è semplice e brutale: cosa resta senza il brand reale? Senza il titolo, senza l’aura Windsor, senza l’eco della Corona a illuminare ogni progetto? È questa la paura che, sempre secondo il biografo, oggi abita Montecito. Non una perdita affettiva — quella è già consumata — ma una perdita di potere.
L’incubo per i Sussex: un futuro senza Windsor
Le mosse di Carlo su Andrew hanno riscritto il vocabolario della monarchia contemporanea: ora si può punire. Con fermezza. Con durezza. E nel giorno in cui William metterà la corona sul capo, nessuno potrà dire cosa succederà. I sostenitori dei Sussex sperano in un riavvicinamento. I critici parlano già di resa dei conti. Intanto, Montecito osserva Buckingham. E Buckingham osserva Montecito. La scacchiera è pronta. Il re arriverà. Le pedine, forse, cadranno.