Harley-Davidson in crisi: i problemi sono anche all’interno
- Postato il 19 aprile 2025
- Moto
- Di Virgilio.it
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Il mondo dei motori è in costante fermento. Il passaggio dal termico all’elettrico non è stato sinora indolore. Tanti operai hanno pagato sulla propria pelle la crisi economica in atto. Tra i tanti colossi in preda a dei problemi c’è anche l’Harley-Davidson, uno dei marchi motociclistici più famosi al mondo. Il colosso americano infatti si è ritrovato improvvisamente invischiato in una situazione spiacevole.
Le azioni sono in caduta libera e a inizio mese sono arrivate anche le dimissioni di Jared Dourdeville, rappresentante del fondo H Partners Management, che detiene il 9,1% del capitale della società. Nella lettera con cui ha salutato Harley-Davidson, Dourdeville, ha usato toni molto duri nei confronti della dirigenza dell’azienda. In particolare ha criticato l’uso dello smart working e ha anche denunciato l’accumulo di scorte presso i concessionari.
Crisi interna
Una vera e propria polveriera, che si è abbattuta in particolare su Jochen Zeitz, CEO dell’azienda, che ha già annunciato il proprio ritiro durante questa annata. Insomma Harley-Davidson si è ritrovata a dover gestire una situazione interna poco rosea e un mercato azionario che in questo momento la vede pesantemente penalizzata. Naturalmente, su quest’ultimo punto, un certo peso specifico lo hanno rivestito anche le parole di Dourdeville, che non hanno giovato all’azienda.
Uno dei problemi di Harley-Davidson è quello di riuscire a conquistare le nuove generazioni. Se da un lato, infatti, continua a rappresentare una vera e propria icona delle due ruote, allo stesso tempo, sembra riscuotere meno successo tra i nuovi motociclisti. Al netto di tutto ciò ci sono dei modelli del passato che sono ancora amatissimi dai collezionisti. Un fulgido esempio di tutto questo è rappresentato dalla Strap Tank del 1908, che qualche anno fa è stata venduta a quasi 1 milione di euro.
Un brand leggendario
La storia di questo marchio è davvero lunghissima. Nato a Milwaukee nel 1903, è uno dei pochi costruttori che sono sopravvissuti alla Grande Depressione. Tra i suoi competitor più illustri c’è sempre stata l’Indian Motorcycles. Il brand americano è diventato famoso per lo stile di personalizzazione che ha dato origine allo stile motociclistico chopper. Tradizionalmente Harley-Davidson ha sempre commercializzato cruiser pesanti, con cilindrate superiori a 700 cc, ma negli anni ha ampliato la propria gamma di prodotti anche con altre tipologie di moto.
Il marchio è diventato così famoso nel tempo che l’azienda l’ha spesso concesso per commercializzare anche altri prodotti collaterali come l’abbigliamento, decorazioni per la casa e molto altro ancora. Il brand in sé negli anni ha avuto un enorme impatto mediatico in particolare per il suo utilizzo al cinema. Famosa la sua apparizione nel film Il selvaggio, dove c’era protagonista un giovanissimo Marlon Brando. Questa azienda, con i propri modelli, è anche apparsa in altre pellicole come Terminator 2, Ghost Rider e Captain America. Inoltre, il gruppo musicale 883, deve il proprio appellativo manco a dirlo proprio all’Harley-Davidson. Il modello Sportster ha come cilindrata minore proprio 883 cm³. Max Pezzali e Mauro Repetto da grandi appassionati del marchio decisero di optare proprio per quel numero come nome d’arte del loro duo. La speranza è che un’azienda tanto leggendaria riesca a riprendersi nel breve periodo.