Hanoi di lusso: 8 esperienze esclusive nella capitale del Vietnam
- Postato il 4 giugno 2025
- Lifestyle
- Di Forbes Italia
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C’è un aggettivo che veste perfettamente Hanoi: vibrante. E non è solo per la frenesia del Night Market, o per le luci colorate del quartiere vecchio. Quest’anno la festa della riunificazione è stata spettacolare.
L’Italia principale partner Ue del Vietnam
L’Italia si conferma nel 2024 come uno dei principali partner economici del Vietnam all’interno dell’Unione Europea, consolidando un rapporto commerciale e industriale in costante espansione. Secondo i dati più recenti, l’interscambio bilaterale ha raggiunto il valore di 6,9 miliardi di dollari statunitensi, con una crescita del 13,36% rispetto all’anno precedente.
Un incremento significativo che testimonia l’importanza crescente del Vietnam nella strategia economica e industriale italiana in Asia. Nonostante la crescita delle importazioni italiane, pari al +21,33%, il saldo commerciale continua a essere favorevole al Vietnam. L’export vietnamita verso l’Italia è cresciuto del 10,46%, ma con un valore complessivo di quasi 3 miliardi superiore rispetto a quanto il Vietnam importi dal nostro Paese. Questo squilibrio evidenzia la competitività del sistema produttivo vietnamita, soprattutto nei settori manifatturieri a medio-alta intensità di lavoro e tecnologia.
Gli investimenti
Alla fine del 2024, gli investimenti italiani in Vietnam hanno toccato quota 512,21 milioni di dollari, distribuiti su 157 progetti. Un ruolo cruciale nella cooperazione bilaterale è svolto anche dall’Agenzia Ice, che ha finanziato tre centri tecnologici in Vietnam, attivi nei settori del tessile, del calzaturiero e della lavorazione del marmo.
Questi poli rappresentano un punto di incontro tra know-how italiano e domanda locale di innovazione, grazie alla collaborazione con ACIMIT (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinari per l’Industria Tessile) e Confindustria Marmomacchine. Il dinamismo del Vietnam è un altro elemento centrale della crescente cooperazione economica tra i due Paesi.
Dopo un 2023 al di sotto delle aspettative (con una crescita del PIL pari al +5%), il 2024 ha segnato un deciso rimbalzo con un’espansione del 7,09%, superando le previsioni del governo vietnamita. L’ambizione è diventare una nazione ad alto reddito entro il 2045.
Tante aperture di lusso
Occhi puntati su Hanoi che in questo momento sta vivendo anche un boom immobiliare con prezzi dell’abitativo alle stelle. Confermata anche una doppia apertura di Four Seasons, nel cuore della capitale e sull’isola di Cat Ba, il “paradiso” del Vietnam, nella baia di Halong. Ma sono già molti gli indirizzi di lusso per chi alloggia nella Vietnam City.
Sofitel Legend Metropole Hanoi
Se c’è un edificio che segna la storia di questa città, il Metropole è un vecchio gigante imbellettato che ha visto scorrere tutte le fasi che hanno portato all’indipendenza del Paese. Lo annunciano i manifesti che si trovano appesi alle pareti: 1901, grand opening a cura di André Ducamp e Gustave- Émile Dumoutier, 7 dollari al giorno, 125 al mese, pensione completa. E i fasti di quell’epoca sono ancora visibili nella struttura che non mostra segni di decadenza: il maestoso giardino interno, la piscina e il cocktail pomeridiano offerto a tutti gli ospiti, donano un fascino d’altri tempi all’hotel più iconico di Hanoi.
Melià Hanoi
C’è un laghetto nel cuore di questa città caotica che introduce un pizzico di serenità nella vita metropolitana. Qui le persone si fermano ad osservare il ponte rosso che porta al tempio della Montagna di Giada e la mattina le signore fanno lezioni di ginnastica collettiva. A pochi passi il Melià Hanoi è ed è stato teatro di incontri tra diplomatici, capi di stato e vip. All’interno dell’hotel il ristorante Cham è la destinazione per chi ama i dim sum e la cucina cantonese, in un ambiente ispirato alla Hong Kong d’oro degli anni Sessanta.
T.U.N.G. Dining
La fusion scandinava-vietnamita regala grandi emozioni. Lo chef è giovanissimo, tra gli under 30 di Forbes Vietnam nel 2022, Hoàng Tùng ha un percorso internazionale, che si respira nel suo ristorante e nelle creazioni: dopo gli studi in economia in Finlandia ha lavorato poi in tanti stellati del Nord. E oggi è tra i migliori ristoranti per la guida Asia’s 50 Best Restaurants. La danza nel servizio dei piatti richiama quella delle grand table europee, i sapori, perfettamente distinti, dal taglio netto, di stampo nordico, sono però locali.
Né
Pham Tien Tiep è stato un orfano con grande ambizione e tenacia, gavetta ne ha fatta tanta, è passato da lustrare le scarpe a lavorare al cocktail bar del Metropole, tra i migliori in città, per poi aprire un suo cocktail bar nel cuore della città vecchia.
Né nasce nel 2017 e tutti i cocktail si basano sui prodotti locali: o li usano o ricordano piatti tradizionali, come il pho, che richiama, nel ghiaccio, la tradizionale zuppa vietnamita preparata per la colazione. E in squadra ha un asso: Kim Uyen, decretata come miglior barman alla World Class 2024. Oggi produce anche un suo distillato di riso, Lang (che in slang vietnamita significa village), in due versioni: classico e con l’aggiunta di dragon fruit biologico.
Né Boong-Ke
Né Boong-Ke è un cocktail bar che cocktail bar incarna il perfetto stile vietnamita.
Hafflington
Primo in classifica per il Vietnam per i 50 Best Cocktail bar d’Asia. Si arriva al primo piano tramite un lungo corridoio dove viene intimato di fare silenzio e si percorre una scala con gradini di diverse altezze per arrivare a un primo piano a metà tra un pub in stile vittoriano e una casa coloniale. Ma l’obiettivo di tutti è raggiungere il secondo piano: al bancone An Nguyen Dinh (Andrew, come nome, scelto, inglese) e Chung Nguyen (Thomas), la scelta non può cadere che sui signature, illustrati su un menu di pelle istoriata. E se si alza lo sguardo, un enorme scheletro di un dinosauro troneggia, sospeso, tra i vetri di quella che sembra una serra e che fa da cielo a questo tempio sacro del bere.
Ristorante Cugini
Quando si sente la mancanza di casa, niente cura meglio che una pizza e una buona pasta come in Italia. Mattia Simonelli è arrivato dalla Valtellina ormai 15 anni fa e non ha smesso mai di amare questo Paese, ma ha voluto portare in questo ristorante, tra maioliche che ammiccano alle cementine siciliane e un design made in Italy.
La crociera con Heritage Line Ylang
Una volta ad Hanoi è d’obbligo una crociera, e la baia di Lan Ha è un paradiso naturale di 300 isole dove si può fare kayak, snorkeling e solcare il Mar Cinese con navi di ultra lusso è la scelta per chi ama una destinazione esclusiva dal grande fascino, che abbraccia il turismo consapevole.
La Heritage Line Ylang propone solo crociere di 3 giorni e 2 notti per solo 10 suite dall’eleganza tipica della storica indocina. Le Regency Suites rappresentano il suo fiore all’occhiello: 53 mq con balconi privati, idromassaggio esterno e vasca interna ma bagni in marmo italiano, intagli floreali in legno, pannelli murali ad acquerello, oggetti d’arte e aree lounge da una decina di metri quadri.
I nomi delle suites, solo due per nave, evocano la primavera della letteratura vietnamita, Grace Orchid e Pure Lotus. Sicuramente l’esperienza più lussuosa tra le tante proposte di crociere in giornata e non, con dj set e vino scadente.
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L’articolo Hanoi di lusso: 8 esperienze esclusive nella capitale del Vietnam è tratto da Forbes Italia.