Hamas libera altri sei ostaggi israeliani. Israele rimanda lo scambio, sdegnata per l'uccisione dei Bibas

  • Postato il 22 febbraio 2025
  • Di Il Foglio
  • 2 Visualizzazioni
Hamas libera altri sei ostaggi israeliani. Israele rimanda lo scambio, sdegnata per l'uccisione dei Bibas

Hamas ha liberato altri sei ostaggi israeliani, gli ultimi vivi di quelli previsti nella prima fase dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. I primi due ostaggi a essere consegnati alla Croce Rossa sono stati Tal Shoham e Avera Mengistu, il primo rapito il 7 ottobre mentre si trovava a casa dei suoceri nel kibbutz Be'eri e il secondo, con problemi mentali, entrato volontariamente oltre dieci fa nella Striscia e fatto prigioniero. La cerimonia si è svolta a Rafah, dove è stato allestito un palco e i due uomini sono stati mostrati alla folla, tra slogan e miliziani armati in massa che presidiavano il luogo, prima di essere trasferiti nelle mani dei funzionari dell'Icrc che hanno firmato la loro "consegna".

Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert, vestiti con una “divisa” militare, sono stati invece rilasciati a Nuseirat. Stessa coreografia, con una folla ad attenderli intorno al palco e frasi ironiche rivolte a Netanyahu e alle sue promesse di liberarli “solo grazie alla pressione militare”. L'ultimo è stato Hisham al-Sayed, che Hamas ha consegnato alla Croce Rossa a Gaza, senza la procedura umiliante imposto agli altri, come segno di rispetto per la sua famiglia beduina e gli arabo-israeliani che vivono nello Stato ebraico.

Con il loro ritorno alla libertà si chiude la lista di 33 ostaggi ancora in vita che secondo l’accordo dovevano essere liberati nella prima fase dell’intesa. Israele, tuttavia, avrebbe deciso di far slittare il rilascio dei detenuti palestinesi che, in base all'accordo con Hamas, avrebbe dovuto seguire la liberazione dei sei ostaggi israeliani. Lo riferiscono fonti israeliane, senza fornire indicazioni sulla durata del rinvio.

“Insieme a mia moglie Sara e a tutti gli israeliani, mi congratulo per il ritorno a casa di Elia Cohen, Omer Shem Tov, Omar Nekrat, Tal Shem, Avra Mengistu e Hisham Al-Sayed. Il cuore esplode di emozione e abbracciamo le famiglie. Il loro ritorno è un momento di gioia e sollievo per le loro famiglie e per tutto il popolo di Israele”, dichiara il premier Benyamin Netanyahu. “Dopo la nostra insistenza e la richiesta inequivocabile per il ritorno immediato di Shiri Bibas siamo riusciti a riportarla questa notte nella terra di Israele. Il cuore della nazione è stato spezzato dal rapimento e dall'omicidio crudele di Shiri e dei suoi figli Ariel e Kfir. Ci uniamo al profondo dolore della famiglia Bibas e li abbracciamo. Non dimenticheremo e non perdoneremo”.

Hamas ha sostenuto che Shiri, Ariel e Kfir sono stati uccisi in un bombardamento da parte di aerei israeliani a Gaza nei giorni precedenti la tregua allora in corso. Ma Israele ha smentito questa ricostruzione: "I fratellini Bibas sono stati uccisi da Hamas a mani nude". 

Il primo ministro israeliano ha ricordato che finora “sono stati riportati a casa 192 ostaggi. Di questi, 147 sono vivi e 45 sono caduti. Restano ancora 63 ostaggi nelle mani di Hamas. Il governo di Israele è impegnato a continuare ad agire con determinazione per riportare tutti i nostri ostaggi a casa, i vivi tra le braccia delle loro famiglie e i caduti per una sepoltura degna nella loro terra”.

Continua a leggere...

Autore
Il Foglio

Potrebbero anche piacerti