“Habanero”, in 15 scelgono il processo in abbreviato

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
“Habanero”, in 15 scelgono il processo in abbreviato

Tribunale Nuovo di Vibo Valentia

Share

Il procedimento Habanero”, contro i clan delle Preserre vibonesi, marca il passo: 15 imputati scelgono il processo con rito abbreviato, gli altri optano invece per l’ordinario. Usura, estorsioni, appalti e omicidi i reati contestati a vario titolo.


VIBO VALENTIA – Si fa sempre più definito il quadro giudiziario dell’inchiesta “Habanero”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha scoperchiato una rete criminale radicata nelle Preserre vibonesi – nello specifico i gruppi dei Maiolo e degli Emanuele – con ramificazioni in altre province italiane e persino all’estero. Nell’udienza preliminare dinanzi al Gup distrettuale, Piero Agosteo, 15 dei 25 imputati hanno optato per il rito abbreviato, scelta che consente, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena.

HABANERO: GLI IMPUTATI CHE HANNO SCELTO IL PROCESSO ABBREVIATO

Tra coloro che hanno deciso di essere giudicati con rito alternativo figurano: Cosimo Bertucci, Francesco Bertucci, Cristian Domenico Capomolla, Francesco Capomolla, Francesco Antonio Ciconte, Domenico Fusca, Giorgio Galiano, Sandro Ganino, Rinaldo Loielo, Nicola Antonio Papaleo, Rodolphe Pinto, Vincenzo Pisano, Francesca Silipo, Giuseppe Taverniti e Francesco Tarzia (quest’ultimo con posizione inizialmente stralciata e poi riunita).

CHI HA OPTATO PER L’ABBREVIATO

Hanno optato per il rito ordinario invece: Luciano Barone, Giuseppe Chiera, Cosmo Damiano Inzitari, Angelo Maiolo, Francesco Maiolo (45 anni), Francesco Maiolo (41 anni), Luca Marano, Filippo Monardo, Francesco Sorleto e Pasquale Rottura. Il pubblico ministero ha confermato per loro la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza è stata aggiornata al 29 maggio, per entrambi i riti.

IL CONTESTO: USURA, ESTORSIONI, APPALTI E OMICIDI

Le indagini, condotte attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero portato alla luce una vera e propria struttura mafiosa con base tra Acquaro, Soriano Calabro, Gerocarne e Dasà, capace di interferire negli appalti pubblici e influenzare la gestione del territorio.

Tra le accuse più gravi nel processo “Habanero” figura anche la cosiddetta “strage dell’Ariola”, avvenuta il 25 ottobre 2003 nella frazione Ariola di Gerocarne: un agguato nel quale furono uccisi Francesco Gallace, Giovanni Gallace e Stefano Barilaro, mentre una quarta persona, Ilario Chiera, fu gravemente ferita. Secondo l’accusa, l’eccidio sarebbe stato un atto di vendetta per la sparizione (le cosiddette “lupare bianche”) dei fratelli Rocco e Antonio Maiolo negli anni ’90, nell’ambito di uno scontro tra clan per il controllo del territorio.

I RAPPORTI DEGLI EMANUELE E MAIOLO CON GLI ALTRI CLAN

L’inchiesta ha fatto emergere legami tra il gruppo criminale delle Preserre e cosche più strutturate attive a Limbadi, Vibo Valentia e Sant’Onofrio, rivelando un sistema mafioso condiviso, capace di gestire violenze, intimidazioni e infiltrazioni nel tessuto economico e amministrativo locale. Un vero e proprio “direttorio criminale”, secondo gli inquirenti, decideva le linee d’azione e risolveva i conflitti tra le varie ‘ndrine del territorio.

IL COLLEGIO DIFENSIVO NEL PROCESSO HABANERO

A rappresentare i 25 imputati un nutrito pool di avvocati provenienti da tutta Italia, tra cui Vincenzo Cicino, Pamela Tassone, Cataldo Intrieri, Giuseppe Damini, Luigi Chiappero, Luca Cianferoni, Ermenegildo Scuteri, Antonio Barilaro, Beatrice Biamonte, Sandro D’Agostino, Nicola Loiero, Alessandro Diddi, Giuseppe Di Renzo, Francesco Schimio, Sergio Rotundo, Michelangelo Miceli, Giuliana De Nicola, Giuseppe La Rana, Ilario Tripodi, Giuseppe Gervasi, Vincenzo Sorgiovanni, Lucio Canzoniere, Laura Castellano e Francesco Lojacono.

L’attesa ora è per l’udienza del 29 maggio, nella quale il giudice potrebbe decidere i rinvii a giudizio per coloro che hanno scelto il rito ordinario, mentre per gli altri si aprirà il processo con rito abbreviato, in una delle più complesse e significative operazioni antimafia degli ultimi anni nella provincia vibonese nella zona delle Preserre.

Share

Il Quotidiano del Sud.
“Habanero”, in 15 scelgono il processo in abbreviato

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti