Guido Meda fa le carte al duello di Barcellona
- Postato il 8 novembre 2024
- Moto
- Di Sportal
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Guido Meda fa le carte al duello di Barcellona
Il Mondiale delle MotoGp è ormai all’epilogo e Sky seguirà minuziosamente l’ultima decisiva tappa, in programma a Barcellona nel fine settimana che va dal 15 al 17 novembre. Sportal.it ne ha parlato con Guido Meda e lo ha fatto, in esclusiva, a Eicma, dove l’emittente ha uno stand nel quale sta ospitando grandi ospiti."Un pensiero, innanzitutto, va a Valencia e alla sua popolazione - ha sottolineato -: si tratta di una tragedia immane che è costata tante vite. C'è poco da aggiungere, se non che a me, personalmente, è piaciuta la sensibilità del mondo che frequento nel fare sentire la propria voce: quando parliamo dei piloti ci misuriamo con dei bravi ragazzi che sanno fare delle riflessioni esemplari, e che hanno dimostrato di nuovo di avere la testa sul collo, perché lì, ora, non è il momento dello svago, ma del lutto e della ricostruzione".
"Bagnaia ha vinto dieci gare alla domenica - ha aggiunto - probabilmente c'è un sistema di attribuzione dei punti che potrebbe essere un po' riequilibrato, ma Martin è stato più costante e lo stesso Pecco, che comunque ha fatto ‘0’ per otto volte, sa benissimo che devi migliorare al sabato e lo ha anche sottolineato. La maturazione di Jorge è stata tangibile, una volta cadeva spesso, e il suo talento cristallino non è in discussione: che vinca il migliore, anche se i numeri già dicono che il Mondiale può perderlo solo Martin".
"A Barcellona va in archivio un anno in cui c’è stato un grande testa a testa e sono certo che ci sarà anche nel 2025. Magari cambieranno i protagonisti e se ne aggiungeranno altri nella lotta per il titolo. C’è chi pensa che Marquez le vincerà tutte, ma vuole dire che non ha ben compreso quanto sia riuscito a fare Pecco in questi anni" ha proseguito Meda.
"Naturalmente dispiace vedere le giapponesi arrancare così, ma sono certo che torneranno ai livelli a cui ci hanno abituato. Ducati sta facendo qualcosa di straordinario, ma non va dimenticata neppure Aprilia, restando tra le italiane, per come sia cresciuta: dall’anno prossimo, poi, avrà Martin in sella…" ha concluso il giornalista milanese.