Guida alla giornata in borsa (14 aprile)

  • Postato il 14 aprile 2025
  • Di Agi.it
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Guida alla giornata in borsa (14 aprile)

AGI - Si prevede un'altra settimana volatile per i mercati, che comunque oggi avanzano, dopo che Donald Trump venerdì ha annunciato che gli smartphone, i chip e diverse altre categorie di prodotti sarebbero stati esentati dagli ingenti dazi doganali imposti soprattutto in Cina.

Ciò rappresenta un'importante tregua per Apple e altre aziende che producono molti prodotti nel paese asiatico, nonostante l'amministrazione USA abbia fatto sapere nel fine settimana che la pausa sarà di breve durata.

Mercati asiatici in rialzo e Wall Street positiva

Stamane i mercati asiatici si rafforzano e anche i future a Wall Street sono positivi, specie quelli sul Nasdaq che salgono di oltre l'1%, mentre quelli in Europa vanno in rally a +2,5%.

Il dollaro ha recuperato un po' di terreno, pur restando ancora vicino ai minimi di tre anni, dopo una settimana difficile che ha scosso la fiducia degli investitori nella valuta di riserva mondiale.

Avvertimenti su nuovi dazi e tensioni commerciali

Il Segretario al Commercio Howard Lutnick domenica ha avvertito che molti prodotti tecnologici saranno comunque soggetti a imposte separate tra un mese o due, nell'ambito di un'indagine commerciale sui semiconduttori ai sensi della Sezione 232 della legge americana sul commercio.

Trump, sempre domenica in un post, ha fatto sapere che "NESSUNO se la caverà" con i dazi e che le imposte sui prodotti tecnologici verranno semplicemente spostate in una categoria diversa.

Timori di recessione e tagli alle stime sul PIL USA

È dall'annuncio di Trump sui dazi dello scorso 2 aprile, mitigato dalla successiva tregua di 90 giorni, che i mercati stanno andando sulle montagne russe e che gli investitori temono l'inizio di una recessione negli USA.

Anche Ray Dalio, il fondatore di Bridgewater, considerato uno degli investitori più importanti al mondo, ha avvertito che gli Stati Uniti sono sull'orlo della recessione, mentre diversi economisti hanno drasticamente tagliato le loro stime sulla crescita del PIL USA.

In particolare la settimana scorsa, da un sondaggio di 64 economisti citato dal WSJ, emerge che l'economia americana, al netto dell'inflazione, aumenterà solo dello 0,8% nel quarto trimestre rispetto all'anno precedente. Questo dato è in calo rispetto alla previsione di una crescita del PIL del 2% dello scorso gennaio.

Se confermata, questa stima renderebbe quest'anno il peggiore per l'economia dal 2020, quando la pandemia di coronavirus ha causato una breve ma profonda recessione.

Gli economisti prevedono una crescita del PIL dell'1,8% nel 2026 e hanno anche aumentato la probabilità di una recessione nei prossimi 12 mesi, portando l'aspettativa al 45%, rispetto al 22% di gennaio.

Attesa per la BCE e il discorso di Jerome Powell

Questa settimana, oltre ai dazi, c'è attesa per la riunione della BCE di giovedì e per il discorso di mercoledì di Jerome Powell, utile per capire le possibili indicazioni di politica monetaria.

Anche Susan Collins, presidente della Fed di Boston, intervistata dal Financial Times, ha già anticipato lo scorso fine settimana che la Banca Centrale Americana è "assolutamente pronta" a intervenire per stabilizzare i mercati, qualora la situazione diventasse troppo caotica.

Trimestrali USA e conti in arrivo

Intanto a Wall Street prosegue la stagione delle trimestrali USA con la restante parte dei principali colossi bancari, tra cui BofA, Citigroup e Goldman Sachs che presenteranno i conti.

Da menzionare anche i conti di Netflix e, in Europa, dell'olandese ASML.

"La prossima sarà una settimana ridotta per la Pasqua – commentano gli analisti – e i mercati continueranno a essere volatili, ma con una tendenza al rialzo".

Volatilità obbligazionaria e appetito per i Treasury

"In questo momento difficilmente ci saranno per ora altri aumenti dei dazi. E questo per i mercati può essere tranquillizzante. L'anello debole dei mercati è semmai la volatilità, l'incertezza che va limitata.

E sull'obbligazionario essa è rappresentata dalla parte lunga della curva USA, cioè i Treasury a 10 e 30 anni. In altre parole i mercati temono che si riduca l'appetito degli investitori esteri verso il debito statunitense.

Le ultime due aste di questa settimana sui Treasury a 10 e 30 anni negli Stati Uniti sono andate bene e i rendimenti sono scesi. L'importante è che si continui in questa direzione, con il 10 anni USA che si mantiene a distanza dal 4,48%. Diciamo che sull'obbligazionario americano la febbre era arrivata a 39-40 gradi e ora è a 38 e non deve salire ulteriormente."

Forex, Asia e dati cinesi

Intanto il dollaro è salito dello 0,34% nei confronti del franco svizzero, dopo essere sceso venerdì al minimo degli ultimi dieci anni e aver registrato la peggiore settimana nei confronti del franco svizzero in oltre due anni.

L'euro è sceso a 1,1344 dollari, dopo essere balzato del 3,6% la settimana scorsa e aver toccato il massimo degli ultimi tre anni venerdì.

Oggi il leader cinese Xi Jinping inizierà un viaggio nel Sud-est asiatico con l'obiettivo di consolidare le relazioni tra alcuni dei partner commerciali più stretti della Cina.

Sempre oggi le esportazioni cinesi sono aumentate del 12,4% su base annua in termini di valore a marzo, molto più delle attese, mentre le importazioni si sono contratte del 4,3%, sopra un atteso -2%, mentre la seconda economia mondiale si prepara a un'intensificazione della guerra commerciale con gli Stati Uniti.

In giornata l'OPEC diffonderà il suo rapporto mensile e sono attesi gli interventi di Thomas Barkin, presidente della Fed di Richmond, di Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia e di Christopher Waller, membro del board della Federal Reserve.

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Agi.it

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