Guerra tecnologica Usa-Cina: Washington vieta alle aziende di tutto il mondo di usare chip Huawei per l’Ia pena “gravi sanzioni”

  • Postato il 17 maggio 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

Il Dipartimento del Commercio Usa si è pronunciato: è vietato utilizzare la tecnologia di Huawei, testa di ponte dell’industria high tech cinese, per alimentare l’intelligenza artificiale. E il divieto non vale soltanto le imprese statunitensi. L’avvertimento, affidato a una comunicazione del Bureau of Industry and Security (BIS), è rivolto a tutte le aziende del globo. Il governo ha minacciato “gravi sanzioni penali e amministrative, fino alla reclusione, multe, perdita dei privilegi di esportazione o altre restrizioni”.

Le nuove linee guida diramate dal BIS, un’articolazione del Dipartimento del Commercio, riguardano i chip: in termini semplici, “il motore” dell’intelligenza artificiale (come di tanti altri strumenti tecnologici). Si tratta, materialmente, di un pezzo di hardware (in gergo, un circuito integrato) che elabora informazioni. Nel campo dell’IA servono processori molto potenti e specializzati per gestire enormi quantità di dati ed effettuare rapidamente calcoli complessi. Il mercato è dominato da Nvidia, conglomerato statunitense che produce chip sofisticati e all’avanguardia (GPU, unità di elaborazione grafica). E il primato della tech americana, in un comparto così strategico, è carico di implicazioni geopolitiche. Tant’è che il numero uno della società, Jensen Huang, ha preso parte alla delegazione che ha accompagnato Donald Trump nel suo viaggio in Arabia Saudita. Ma alla Casa Bianca temono il sorpasso. Dovrebbe essere questione di giorni. Huawei, multinazionale di stanza a Pechino, sta per lanciare sul mercato Ascend 910D, un processore che secondo alcune indiscrezioni potrebbe superare le performance dei prodotti Nvidia oltre ad essere più efficiente sotto il profilo del consumo energetico.

L’esecutivo americano è corso ai ripari, pubblicando la direttiva: la tesi, per giustificare giuridicamente la restrizione, è che i processori di Huawei siano stati creati usando tecnologia Usa senza autorizzazione. Infatti secondo un’interpretazione estensiva delle norme internazionali che regolano il commercio, usate da sempre dagli Stati Uniti in chiave geopolitica, è sufficiente che un’azienda impieghi tecnologia americana per far ricadere quel prodotto sotto la giurisdizione di Washington. Un meccanismo controverso che però giustificherebbe l’erogazione di sanzioni mirate contro i chip di Huawei. Non è la prima volta che gli Stati Uniti stabiliscono divieti con effetti globali. Il governo federale riesce a imporre le proprie regole – trasformando, di fatto, una decisione americana in un divieto per il resto del mondo – facendo leva sulla posizione dominante degli Stati Uniti in campo tecnologico e finanziario. In sintesi, minacciando le aziende con misure restrittive (come, ad esempio, la limitazione negli acquisti di tecnologia americana che per molte imprese del settore può essere letale).

Il governo cinese, tramite il portavoce del Ministero del Commercio He Yongqian, ha accusato gli Stati Uniti di “abusare delle leggi sul controllo delle esportazioni” e di minacciare la stabilità delle catene globali di approvvigionamento dei semiconduttori, annunciando, in ultimo, che l’esecutivo di Pechino prenderà contromisure per difendere le sue aziende.

La vicenda offre uno spaccato sul processo di “disaccoppiamento” in corso tra le due più grandi economie del mondo – su input dei loro vertici politici. Nel nuovo mondo della “deglobalizzazione” sono le ragioni geopolitiche (al posto della convenienza economica) a dettare le decisioni assunte dai governi. E le due superpotenze stanno puntando tutto sulla rispettiva indipendenza tecnologica. L’offensiva globale contro Huawei lanciata dal governo USA, dunque, va calata nel contesto più ampio della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti d’America e Cina. E la tecnologia, un ambito gravido di potenzialità geopolitiche, è il terreno di scontro privilegiato nella crescente competizione tra potenze globali.

L'articolo Guerra tecnologica Usa-Cina: Washington vieta alle aziende di tutto il mondo di usare chip Huawei per l’Ia pena “gravi sanzioni” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti