Guerra in Ucraina, intimidazioni a un ricercatore di Roma Tre finito nella lista dei “putiniani” per una foto e un dibattito

  • Postato il 12 marzo 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 4 Visualizzazioni

Piccolo apologo sul dibattito sulla guerra in Italia, nel democratico occidente, nel luogo di sapere e confronto che dovrebbe essere l’università pubblica.

Daniele Balicco è un ricercatore dell’ateneo di Roma Tre, studia Teoria della letteratura e Letterature comparate, è titolare di un corso per gli studenti della laurea magistrale in “Informazione, editoria e giornalismo“. Balicco ha impostato le sue lezioni sul tema della guerra e di come viene raccontata dai media: l’anno scorso il focus era sull’Ucraina, quest’anno su Gaza. Pochi giorni fa però ha iniziato a circolare sui social una vecchia fotografia del docente a lezione, scattata da uno studente. Alle sue spalle, sul telo del proiettore, si legge una parte della bibliografia a cui possono attingere i ragazzi per preparare la tesina. Ci sono i libri, tra gli altri, di Lucio Caracciolo, Ryszard Kapuściński e poi di alcuni scrittori, intellettuali e giornalisti incasellati dall’informazione mainstream nell’area “putiniana“: Nico Piro (inviato del Tg3), Nikolai Lilin (lo scrittore filorusso noto per Educazione siberiana) e Luca Steinmann (uno dei pochi reporter occidentali che ha seguito il conflitto tra i soldati di Mosca). La fotografia viene diffusa su X da Cristiano Tinazzi, giornalista di guerra e megafono social della fazione più intransigente dei tifosi di Kiev.

Balicco viene messo all’indice: “Guardate i testi che il ‘professore’ di @UnivRoma3 dà ai propri studenti… il compendio di propaganda russa”. Viene diffusa appunto la fotografia del docente a lezione con il suo volto ben visibile, i suoi dati, l’indirizzo del capo Dipartimento del corso di laurea. L’invito è al “mailbombing” degli indirizzi del professore e dell’ateneo, ma presto si trasforma in un appuntamento fisico. Balicco, infatti, è “colpevole” di aver accettato l’invito a moderare un incontro con Giorgio Bianchi, un altro giornalista identificato dai “buoni” come propagandista putiniano. Si terrà domani pomeriggio proprio a Roma Tre, Tinazzi ha dato appuntamento ai suoi follower: “Facciamoci sentire e vedere anche noi. Alle ore 17 per controbattere a chi diffonde propaganda spacciandola per ‘verità alternativa al mainstream’ e vuole cancellare anche culturalmente un popolo invaso”. Pubblica anche l’indirizzo specifico: “Università Roma Tre via Ostiense 236 aula C3 ore 17!”.

In attesa che diventi una protesta pubblica, per ora ci sono intimidazioni private: “Mi sono arrivate numerose mail di insulti – dice Balicco al Fatto – e altre sono state mandate al capo di Dipartimento e al Rettore dell’università. È stata diffusa una mia immagine personale. Sono costretto a procedere con una querela”. Gli argomenti mossi da Tinazzi nei suoi confronti, secondo Balicco, partono da presupposti sbagliati: “Sono stati gli studenti a chiedermi se volevo partecipare a un dialogo con Giorgio Bianchi, non è stata una mia iniziativa ma non ci trovo niente di male. Per quanto riguarda i testi del corso, l’immagine che è stata diffusa mostra solo la prima pagina della bibliografia. Ma avevo indicato agli studenti una trentina di libri tra cui scegliere, nelle altre pagine ce n’erano molti altri che illustrano il conflitto dal punto di vista ucraino”. D’altra parte, il suo corso è sull’informazione in tempo di guerra: “Cerco di spiegare come lavorano i media e come alcuni giornalisti riescano a bucare il muro della propaganda. La reazione che c’è stata mi pare inquietante, un segno dei tempi. Per una cosa così piccola, si scatena questa specie di caccia alle streghe. Perché all’università non si dovrebbero studiare anche i documenti ufficiali di Putin. Non si devono conoscere e capire?”.

Su X Tinazzi e alcuni account con la bandierina gialloblu hanno messo all’indice un altro incontro sulla guerra in Ucraina. Si svolgerà all’Università di Torino il 28 marzo, dove sarà proiettato il documentario Maidan: la strada verso la guerra del giornalista Vincenzo Lorusso. Anche questa, secondo chi la contesta, è informazione filoputiniana. Balicco è perplesso: “Cosa pensano che sia l’università? Vogliono una controriforma? Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, i giornali mainstream hanno appoggiato in maniera totale una visione bipolare e manichea; è tutto ciò che non dovrebbe succedere al pensiero critico in un sistema democratico. Se anche i luoghi del sapere entrano in questa cornice e sposano questa narrazione, significa che non si vuole capire nulla e si è guidati da interessi diversi”.

L'articolo Guerra in Ucraina, intimidazioni a un ricercatore di Roma Tre finito nella lista dei “putiniani” per una foto e un dibattito proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti