Guerra a Gaza e in Ucraina, l’appello del vescovo Borghetti: “Il grido delle vittime si alza potente e ci interpella”

  • Postato il 29 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico luglio 2025

Albenga. “Cari fratelli e sorelle, in questo tempo travagliato, il grido delle vittime delle guerre si alza potente in ogni parte del mondo e ci interpella”. 

Inizia così la lettera aperta scritta dal vescovo della diocesi di Albenga-Imperia Guglielmo Borghetti che, a cuore aperto, ha voluto esprimersi sulla tragedia di Gaza, sulla guerra in Ucraina e su tutti i conflitti in corso. 

Un messaggio di pace e speranza, con l’invito a parrocchie, associazioni, gruppi ecclesiali a pregare per il cessate il fuoco.

Di seguito, il testo integrale della missiva: “Come ha giustamente affermato il Santo Padre, Leone XIV, ‘tutto questo non è giustificabile’. E facendo eco alle parole del Patriarca Latino di Gerusalemme, Card. Pierbattista Pizzaballa, desideriamo dire con chiarezza: ‘Non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo Governo sta adottando a Gaza’.

Allo stesso modo, non possiamo restare indifferenti di fronte alla tragedia che continua a consumarsi in Ucraina, dove il conflitto armato sta mietendo vittime innocenti, distruggendo famiglie e seminando paura. Notizie recenti parlano di attacchi incessanti, di bambini feriti e di città devastate. Anche lì, come altrove, la dignità umana viene ferita ogni giorno. E così in molte altre regioni del mondo, sebbene con minore attenzione da parte nostra.

Si tratta di un appello alle coscienze, nella verità e nel dialogo, senza condannare alcuno né dividere. Per questo, come Comunità ecclesiale, rivolgo l’invito a moltiplicare le occasioni di preghiera, invocando il dono della pace e chiedendo con forza la cessazione delle ostilità, ovunque esse feriscano la dignità umana.

Invito tutte le parrocchie, le associazioni, i gruppi ecclesiali e ogni persona di buona volontà della Diocesi a promuovere momenti di adorazione, liturgie penitenziali, recite del Rosario e iniziative di solidarietà, pubblicizzandoli adeguatamente. Che il Signore della Pace tocchi i cuori, ci apra alla compassione e ci renda costruttori di fraternità”.

Autore
Il Vostro Giornale

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