Guarire dal cancro: la svolta del cioccolato di Airc

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Di Focus.it
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Massimo era convinto che fosse finita. Nel novembre 2020, quando i medici gli diagnosticarono un linfoma non-Hodgkin, l'artista calabrese vedeva solo il buio. "Sembravo un fantasma", ricorda. Oggi, quattro anni dopo, è guarito e testimonia come la ricerca abbia salvato la sua vita. Come lui, circa il 50% delle persone che ricevono una diagnosi di cancro può tornare ad avere la stessa aspettativa di vita di chi non si è mai ammalato. È un dato che segna una svolta epocale nella lotta contro il cancro, frutto di sessant'anni di ricerca scientifica sostenuta da AIRC, il principale finanziatore non profit dell'oncologia in Italia. La Fondazione eroga il 70% dei fondi totali destinati alla ricerca competitiva nel nostro Paese, supportando 5.400 ricercatori in 96 istituzioni. Il paradosso del cioccolato che cura Sabato 8 novembre, nelle piazze italiane (e anche a Focus Live), migliaia di volontari distribuiranno i Cioccolatini della Ricerca: 200 grammi di cioccolato fondente Venchi in cambio di una donazione minima di 15 euro. Un'iniziativa che unisce l'utile al dilettevole, visto che il cioccolato fondente è un alleato della salute. "Il cacao è una buona fonte di flavonoidi", spiegano gli esperti. Queste molecole hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che offrono potenziali benefici all'organismo. Naturalmente, come per ogni alimento, la moderazione è fondamentale: il cioccolato rimane un prodotto calorico da consumare con equilibrio. La gravidanza impossibile che diventa realtà Dalila aveva 33 anni ed era incinta del secondo figlio quando scoprì di avere un carcinoma mammario triplo negativo, una delle forme più aggressive. "Vent'anni fa non avrei potuto diventare mamma né superare la malattia", racconta. Invece, grazie ai progressi della ricerca, oggi è guarita e ha due bambini. Il suo caso rappresenta uno dei tanti miracoli della scienza oncologica moderna. Storie come quelle di Dalila e Massimo dimostrano l'impatto concreto degli investimenti in ricerca. Dal 1965 AIRC ha destinato 2,5 miliardi di euro a progetti scientifici, contribuendo ad aumentare del 54% il numero di persone che hanno superato il cancro negli ultimi dieci anni. Il nemico che non arretra Nonostante i progressi, l'incidenza del cancro resta elevata: solo nel 2024 in Italia ci sono state oltre 390.000 nuove diagnosi, più di mille al giorno. Per questo la ricerca non può fermarsi. "Stiamo studiando la proteina NONO nel mieloma multiplo", spiega Elisa Taiana, ricercatrice del Policlinico di Milano e volontaria AIRC. "L'obiettivo è chiarirne il ruolo patologico e il potenziale terapeutico". Il suo lavoro, come quello di migliaia di colleghi, richiede strumenti costosi: microscopi, reagenti, apparecchiature sofisticate. Ogni donazione, anche attraverso l'acquisto dei cioccolatini, si trasforma in pipette, vetrini e ore di sperimentazione nei laboratori. La mobilitazione nazionale I Giorni della Ricerca, in corso fino al 16 novembre, vedono una mobilitazione senza precedenti. La RAI dedica otto giorni di programmazione speciale, celebrando 30 anni di collaborazione iniziata con le "Storie al Microscopio" di Pippo Baudo. Il mondo del calcio scende in campo con "Un Gol per la Ricerca": le squadre di Serie A e la Nazionale sostengono la causa nelle partite di novembre. AIRC si unisce anche a Movember, il movimento globale per la salute maschile, lanciando la campagna "Sinonimi & Controlli" per sensibilizzare gli uomini sull'importanza della prevenzione. Il cancro colpisce infatti un uomo su due nel corso della vita. I cioccolatini saranno disponibili anche nelle filiali Banco BPM dal 10 novembre e su Amazon per tutto il mese, per chi non riuscisse a trovarli in piazza. Perché, come dimostrano le storie di Massimo e Dalila, ogni contributo può fare la differenza tra la vita e la morte. .
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Focus.it

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