“Guardiola è arrogante, per questo ha perso delle Champions League”. Fabio Capello attacca l’allenatore del Manchester City
- Postato il 11 marzo 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni

“Un giorno venne a spiegarmi come avrei dovuto svolgere il mio lavoro e io gli risposi: ‘vai a correre, ne parliamo più tardi’. Il fatto è che lui camminava in campo e non potevo certo schierarlo quando c’erano giocatori che meritavano di più. Fine del dibattito”. Intervistato da El Mundo, Fabio Capello si è lanciato contro Pep Guardiola, suo ex giocatore ai tempi della Roma con cui non ha mai avuto un buon feeling.
Se come calciatore non l’ha mai convinto, nemmeno come tecnico Capello lo apprezza più di tanto: “Non ho alcun problema a dire che ha fatto cose meravigliose, quella col Barcellona è stata la terza rivoluzione nel calcio dopo l’Ajax di Cruijff e il Milan di Sacchi. Però una cosa non mi va giù di lui: la sua arroganza. – ha detto il 78enne – Sia al Manchester City che col Bayern Monaco cambiava qualcosa nelle partite chiave, per poter dire: ‘vinco io, non i giocatori’. Questa arroganza gli è costata diverse Champions League. Nel 2023, quando l’ha vinta col City, è stata l’unica in cui non ha fatto nulla di strano nelle partite decisive”. Ma le accuse di Capello all’allenatore dei Citizens non sono ancora finte: “Non è direttamente colpa sua, ma ha causato danni enormi al calcio perché tutti hanno passato dieci anni a cercare di imitarlo. Questa idea di gioco ha rovinato il calcio italiano, tutti pensavano che quello fosse l’unico modo per giocare bene. Tutti passaggi orizzontali, una tale noia che ha allontanato tanti tifosi dal calcio, che ora guardano gli highlights: perché guardare 90 minuti di passaggi orizzontali? Per fortuna ora il calcio sta cambiando, anche la Spagna ha cambiato le cose vincendo l’ultimo Europeo giocando con più velocità”.
L'articolo “Guardiola è arrogante, per questo ha perso delle Champions League”. Fabio Capello attacca l’allenatore del Manchester City proviene da Il Fatto Quotidiano.