Grimaldi Enoica Co-Wine Festival, Paolo Ippolito: «Una narrazione coesa del vino calabrese»
- Postato il 10 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Grimaldi Enoica Co-Wine Festival, Paolo Ippolito: «Una narrazione coesa del vino calabrese»
Grimaldi Enoica Co-Wine Festival: storie, terroir e profumi si intrecciano in un mosaico dove ogni etichetta conserva la sua identità ma contribuisce a una narrazione unica del territorio calabrese. L’intervista al direttore artistico Paolo Ippolito.
GRIMALDI (COSENZA) – Grimaldi, piccolo gioiello incastonato tra i colli del Savuto, per due giorni diventa il cuore pulsante di un esperimento unico nel panorama enogastronomico italiano. Il 10 e l’11 agosto, vicoli, piazze e chiostri di questo splendido borgo a pochi chilometri da Cosenza si trasformeranno in un grande salotto diffuso, dove il vino calabrese parlerà con una sola voce, pur conservando l’infinita ricchezza delle sue sfumature.
Nasce così il “Grimaldi Enoica Co-Wine Festival”, un evento che dal nome rivela già la sua anima: condivisione, collaborazione, collettività. Un modello nuovo in cui le cantine non competono: si uniscono per costruire un racconto corale. Storie, terroir e profumi si intrecciano in un mosaico dove ogni etichetta conserva la sua identità ma contribuisce a una narrazione unica del territorio calabrese. Produttori, sommelier, giornalisti, operatori e appassionati diventano parti di un’esperienza condivisa, unite dalla passione per il vino e dal desiderio di raccontare l’essenza della nostra terra.
La kermesse, organizzata da Calabria Straordinaria, Regione Calabria, Arsac e dall’associazione “Grimaldi in Rosso”, con il patrocinio del Comune di Grimaldi, della Provincia di Cosenza e di Città del Vino, è al centro della nostra intervista a Paolo Ippolito, direttore artistico del “Grimaldi Enoica Co-Wine Festival” e ambasciatore di Città del Vino.
Ippolito ci racconta il profondo legame con il borgo: «Grimaldi è parte della mia storia familiare. Ho sempre pensato che meritasse uno sguardo nuovo. Insieme agli altri organizzatori, volevamo un luogo neutro, senza cantine locali, dove potessero incontrarsi tutte le realtà vitivinicole calabresi. Troppo spesso il vino viene raccontato in modo frammentato: Cirò da una parte, Reggio dall’altra, Cosenza, Bivongi, Vibo… Qui puntiamo a una narrazione coesa, dove le differenze diventano ricchezza, non barriere». Per questa ragione non ci saranno stand isolati: le degustazioni saranno organizzate in grandi collettive di bianchi, rossi, rosé, insieme alle selezioni di Città del Vino e di Decanto.
Grimaldi Enoica Co-Wine Festival: il programma
Il festival si apre domenica 10 agosto con una giornata riservata a operatori e stampa, dal titolo emblematico: “Convento e Convino”. Nel suggestivo chiostro di un antico convento, due fuoriclasse dell’enologia internazionale guideranno masterclass esclusive: Luca Gardini (Best Italy Wine Critic of the World 2022, Miglior Sommelier del Mondo 2010, critico enologico tra i più influenti a livello internazionale, curatore della Guida ai 1000 Vini d’Italia e della Guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso) e Luca Grippo (sommelier e giornalista di settore). Seguiranno forum, interviste e banchi di assaggio per un pubblico selezionato di 250-300 ospiti. L’11 agosto la festa esplode per le strade di Grimaldi: cinque piazze animate da dieci talk tematici, quattro band musicali, otto punti food con show cooking dedicati alle tipicità calabresi. L’intero borgo diventerà un laboratorio a cielo aperto di gusto, cultura e musica.

Grimaldi Enoica Co-Wine Festival: la risposta delle aziende
La risposta delle aziende è stata sorprendente: «Hanno aderito 60 cantine calabresi e 40 nazionali», afferma con orgoglio il direttore artistico. «Questo appuntamento mi ha offerto l’opportunità di coinvolgere e incontrare numerosi colleghi, ottenendo un riscontro significativo e rafforzando la consapevolezza di promuovere insieme il territorio. Un risultato reso possibile anche grazie al grande lavoro della Regione, in particolare all’assessorato all’Agricoltura guidato da Gianluca Gallo, che da anni sostiene con determinazione il nostro settore. La viticoltura è al centro della sua agenda, e i risultati sono tangibili. Sono inoltre entusiasta di annunciare che in pochi giorni abbiamo registrato il sold out». Un successo che va ben oltre i numeri.
Paolo Ippolito: «Ecco come emergere nel panorama enologico italiano»
Alle aziende che desiderano emergere nel vasto panorama enologico italiano, Paolo Ippolito offre un consiglio prezioso, maturato grazie alla sua esperienza e alla profonda passione per la terra che racconta, tracciando un percorso di radici autentiche e storie da svelare: «Quando si stappa una bottiglia – spiega – si racconta una storia di uomini, lavoro e territorio. La Calabria vanta oltre 350 vitigni autoctoni, un patrimonio prezioso da cui partire con convinzione, valorizzazione e comunicazione. È la strada che ha scelto anche la mia azienda con Pecorello, Greco Nero e Calavrisi. Puntare con forza sulla qualità degli autoctoni è la chiave per emergere nel panorama nazionale».
Grimaldi Enoica Co-Wine Festival 2025
Il Grimaldi Enoica Co-Wine Festival non vuole essere un episodio isolato, ma un appuntamento fisso dell’estate calabrese: un momento in cui il vino diventa collante; dove la convivialità incontra la cultura e la musica accompagna il racconto di una Calabria che finalmente si presenta al mondo in coro. E il brindisi, stavolta, è collettivo. Tre parole per definire il festival? Paolo Ippolito le ha già scelte: «Entusiasmante, condiviso, identitario».
Il Quotidiano del Sud.
Grimaldi Enoica Co-Wine Festival, Paolo Ippolito: «Una narrazione coesa del vino calabrese»