Grecia, il premier Mitsotakis lancia una riforma fiscale a favore di famiglie con figli, giovani under 25 e pensionati

  • Postato il 8 settembre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo anni di crisi finanziaria e piani di austerità, la Grecia si presenta oggi come uno dei Paesi a più alta crescita economica in Europa e utilizza il margine per lanciare un pacchetto di sgravi fiscali del valore di 1,7 miliardi di euro. Lo ha annunciato il primo ministro conservatore Kyriakos Mitsotakis nel discorso di apertura della Fiera internazionale di Salonicco, la più importante manifestazione economica del Paese, dove tradizionalmente il governo presenta il programma economico annuale.

Il premier ha sottolineato i progressi compiuti negli ultimi anni: deficit nazionale in forte calo, investimenti in crescita, tasso di disoccupazione sceso all’8% contro il 28% toccato nel pieno della crisi, con la disoccupazione giovanile che allora superava il 60%. “L’ex Paese in crisi ora mostra uno dei più alti tassi di crescita economica in Europa”, ha dichiarato l’ex consulente della McKinsey, ricordando che nel 2010 Atene era sull’orlo del fallimento e della fuoriuscita dall’eurozona, evitata grazie a un salvataggio internazionale condizionato a misure lacrime e sangue che hanno lasciato pesanti cicatrici.

Da allora le condizioni fiscali sono migliorate, ma il buon andamento del pil trainato dal turismo non si è tradotto in un aumento dei redditi reali né in un calo della povertà. Ora Mitsotakis prova a mettere in campo un pacchetto di riforme mirate. Le famiglie con figli avranno una significativa riduzione dell’imposta sul reddito e, in molti casi, non pagheranno alcuna tassa. I giovani sotto i 25 anni con redditi fino a 20.000 euro saranno esentati a loro volta dall’imposta sul reddito. Il piano, che entrerà in vigore nel 2026, prevede anche sostegni per i pensionati e l’abolizione dell’imposta immobiliare nelle aree remote, con l’obiettivo di incentivare i trasferimenti dalle grandi città alle zone rurali.

Dietro queste scelte pesa la sfida demografica. La Grecia, che conta poco più di 10 milioni di abitanti, registra un crollo delle nascite: dai 118mila bambini nati nel 2008 si è scesi a meno di 70mila nel 2023, con un tasso di fertilità tra i più bassi dell’Unione europea (1,3-1,4 figli per donna) e quasi un quarto della popolazione sopra i 65 anni. Un trend che ha già portato, per il prossimo anno scolastico, alla chiusura di oltre 700 scuole su tutto il territorio nazionale.

Mitsotakis ha sottolineato anche la rinnovata credibilità del Paese sui mercati finanziari nonostante il debito/pil resti il più alto dell’Ue, sopra il 150% del Pil. Se nel 2015 Atene doveva pagare interessi del 9,18% contro l’1,16% della Francia, oggi i titoli di Stato greci a 10 anni rendono il 3,33%, addirittura meno del 3,44% registrato da Parigi. “La Grecia è tornata a essere un Paese stabile, competitivo e affidabile”, ha affermato.

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