“Gravissimi maltrattamenti” sui due bimbi ricoverati a Cosenza
- Postato il 4 febbraio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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“Gravissimi maltrattamenti” sui due bimbi ricoverati a Cosenza
L’autore dei maltrattamenti dei due fratellini ricoverati all’Annunziata potrebbe essere il compagno della madre, per lei e la nonna confermato l’allontanamento
Confermato l’allontanamento per la madre e la nonna dei due fratellini ricoverati all’ospedale di Cosenza. L’autore dei maltrattamenti potrebbe essere l’attuale compagno della mamma dei bambini che non è il padre dei piccoli.
«Dato che esistono prove inoppugnabili di gravissimi maltrattamenti», il Tribunale per i minorenni di Catanzaro ha così disposto la sospensione della responsabilità genitoriale per il padre e la madre dei due bimbi.
PROVE DI GRAVISSIMI MALTRATTAMENTI
Mentre i Gip delle Procure di Paola e Cosenza, Carla D’Acunzo e Alfredo Cosenza, hanno convalidato l’allontanamento urgente dalla casa familiare dei due minori, con obbligo per la madre e la nonna di mantenere la distanza di almeno 500 metri dai bambini, dall’abitazione dove attualmente gli stessi risiedono, dai luoghi che frequentano e da quelli che li accoglieranno.
Non potranno comunicare con loro neanche per telefono, tramite internet o whatsapp. Inoltre, per la madre, la misura deve essere accompagnata da particolari modalità di controllo come l’applicazione del braccialetto elettronico. E nell’ipotesi in cui dovesse negare il consenso o non ci siano le condizioni anche tecniche per l’applicazione del braccialetto, la giovane donna non potrà più stare nel Comune in cui risiede attualmente.
PADRE E MADRE DOVRANNO COMPARIRE IL 13 FEBBRAIO DAVANTI AL TRIBUNALE PER I MINORENNI
Padre e madre, poi, dovranno comparire il prossimo 13 febbraio davanti al giudice del Tribunale per i minorenni di Catanzaro. E i bambini sono stati affidati ai servizi sociali che dovranno provvedere, una volta dimessi dall’ospedale, al loro collocamento in un nucleo familiare idoneo o una struttura adeguata. Tutore dei minori è stata nominata l’avvocata Rossana Greco. Un bollettino di guerra, questi sono sembrati ieri, durante l’udienza di convalida nelle Procure di Paola e Cosenza, i referti clinici dei due bambini che in un lasso di tempo molto ristretto, dal 19 al 31 gennaio, sono stati sottoposti a ripetute violenze pare dal compagno della giovane mamma, attualmente agli arresti domiciliari per un’inchiesta legata al mondo degli stupefacenti.
Nel corso di una perquisizione all’interno della sua abitazione, è stata trovata anche della marijuana e dei giochi di bambini, a riprova che i due minori avrebbero frequentato la sua casa.
BIMBI SOTTOPOSTI A VARI RICOVERI
Vari i ricoveri ai quali sono stati sottoposti i bambini e nella maggior parte delle volte, dopo le prime indispensabili cure, venivano portati via dalle strutture sanitarie, contro il parere dei medici e offerti a nuove violenze. Le fratture ripetute riscontrate dai medici con tac e radiografie, almeno, indicano questo. «Assolutamente allarmante è la situazione nella quale hanno vissuto i minori, sottoposti a reiterati e gravissimi maltrattamenti in ambito familiare con conseguenti e importanti lesioni personali subite da entrambi su tutto il loro corpo», evidenzia il pm Michele Sessa del Tribunale per i minori di Catanzaro.
NESSUNO IN FAMIGLIA HA AIUTATO I DUE BAMBINI
Il quadro familiare che ruota attorno ai bambini di 2 e 4 anni, e che emerge con chiarezza sia dalle dichiarazioni rilasciate dalla madre, incinta del terzo figlio, che dalle nonne, sia quella materna che paterna, indica con chiarezza che nessuno di loro è stata in grado di difendere i bambini dall’orco o dagli orchi. Anzi, madre e figlia avrebbero sempre tentato di minimizzare le violenze addossando ai piccoli – troppo vivaci – la responsabilità dei continui e ripetuti danni fisici riscontrati.
Il padre biologico dei minori, poi, non sarebbe neanche andato a trovare il bambino dopo aver appreso dalla stampa che suo figlio era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Cosenza. Violenza e noncuranza, in questa storia, vanno di pari passo e a pagarne le conseguenze sono stati due bambini piccoli, diventati, inevitabilmente, carne da macello.
NONNA MATERNA CONDIVIDEVA LINEA EDUCATIVA “RIGIDA”
Addirittura, è emerso che la nonna materna avrebbe condiviso più volte la linea educativa “rigida” che veniva impartita dal compagno della figlia, colpevole – secondo lei – di essere stata troppo accondiscendente verso quei figli “eccessivamente vivaci”.
Dalle dichiarazioni rese dal padre biologico dei piccoli, la madre dei suoi figli gli avrebbe riferito che il suo attuale compagno era violento sia con lei che con i bambini ma nessuno sarebbe mai intervenuto per sottrarre almeno i minori alle continue percosse.
NONNA PATERNA MAI INTERVENUTA IN DIFESA DEI PICCOLI
E neanche la nonna paterna che avrebbe raccontato che il più piccolo dei suoi nipoti aveva addirittura paura a ritornare la sera a casa della madre, sarebbe mai intervenuta per capire cosa stava accadendo. Anche lei si sarebbe limitata a fare foto sui segni presenti sul volto e sul corpo del bambino, delle evidenti violenze al quale veniva sottoposto. Niente di più.
Il Quotidiano del Sud.
“Gravissimi maltrattamenti” sui due bimbi ricoverati a Cosenza