Gratta e Vinci conteso, il piastrellista assolto: "Mai presi biglietti insieme" | L'amico: "Farò appello"

Gratta e Vinci conteso, il piastrellista assolto: "Mai presi biglietti insieme" | L'amico: "Farò appello"

"Una sera dopo il lavoro ci troviamo in un bar a Garda e Ricardo chiede a me e Giovanni se vogliamo acquistare insieme a lui dei biglietti del Gratta e Vinci - racconta a "Pomeriggio Cinque" Christian, uno degli amici che "rivendica" la vincita - In un primo momento siamo un po' titubanti, però alla fine decidiamo di condividere la giocata, così gli diamo 50 euro a testa. Si trattava di sei biglietti da 20 euro per un totale di 120 euro, ma i conti non tornano perché Ricardo ha messo solo 20 euro".

Quindi Christian prosegue ricordando gli attimi in cui ha realizzato di essere in possesso del biglietto vincente: "Giovanni e Ricardo erano insieme e mi hanno telefonato per dirmi che avevamo vinto. Quando sono arrivato c'era il biglietto grattato da 2 milioni di euro". La ricostruzione dell'uomo prosegue spiegando di aver addirittura pensato, in accordo con Giovanni, di dividere la vincita in tre parti uguali ma di lasciare 100mila euro in più a Ricardo, "per riconoscere l'idea, che era stata sua".
E promette: "Sicuramente farò appello al tribunale, spero sempre nella giustizia".

Oltre alla testimonianza di Christian, l'inviata di "Pomeriggio Cinque" Ilaria Dalle Palle è anche riuscita a contattare telefonicamente Ricardo, che continua invece a sostenere di non aver mai comprato il Gratta e Vinci insieme ad altre persone: "Sono sempre stato sereno e ho sempre lavorato. Nessuno ha preso dei biglietti insieme". Il piastrellista, che solo venti giorni prima del fortunato Gratta e Vinci di Garda aveva vinto altri 800mila euro con un biglietto acquistato a Modena, conferma di voler continuare a lavorare mantenendo una vita tranquilla, escludendo l'ipotesi di un suo ritorno in Brasile.