GP Belgio, Team Radio: Hamilton ha rischiato di finire la benzina: cos’è successo
- Postato il 29 luglio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Hamilton ha rischiato di restare a secco con la sua Ferrari nel Gran Premio del Belgio di F1. Andiamo per ordine, però. Sulla sua vettura si è scelta una configurazione più carica. Via la nuova ala posteriore per fare spazio a quella più duttile con la forma a cucchiaio. Una decisione resa possibile dalla partenza in pitlane che, peraltro, ha concesso di omologare una power unit nuova sulla vettura numero 44.
Parliamo di un situazione parecchio utile in una pista come quella di Spa-Francorchamps, dove la potenza propulsiva dell’endotermico ha una grossa importanza. La FIA ha però deciso di sospendere la gara con la bandiera rossa, tardando di quasi un’ora e mezza la partenza. A quel punto non pioveva più e la pista si sarebbe asciugata rapidamente. Questo lo scenario che non ha favorito del tutto Lewis.
Quando l’asfalto ha iniziato a fornire grip, l’inglese ha anticipato la sosta potendo recuperare molte posizioni. Una strategia condivisa con il muretto box e ampiamente gettonata dall’inglese. Lewis si è infatti ritrovato in settima piazza dietro alla Williams di Albon. Rimonta che però, per il deficit sulla velocità di punta, si è stoppata proprio sul più bello. C’è poi un’altra questione legata alla benzina che possiamo attenzionare.
Hamilton: “lift and coast” necessario per non restare senza carburante
Il Cavallino Rampante ha deciso di imbarcare un quantitativo inferiore di carburante sulla vettura del sette volte campione del mondo. Partendo dietro la Safety e considerando le condizioni, poteva essere un provvedimento interessante per fornire più competitività alla monoposto. Adami ha traghettato il britannico in questa strategia, fornendogli tutte le informazioni necessarie per non correre rischi. I calcoli però non erano super precisi.
Oltre alle questioni legate alle mappature ibride gestite tramite il comando SOC (State of charge), viene richiesta all’inglese una particolare configurazione relativa al carburante. Impostazione secondaria ma decisiva alla causa per risparmiare quanto più combustibile possibile. Inoltre è iniziata la tiritera inerente il lift and coast. Riccardo ha insistito parecchio su questo tasto. La ragione è presto spiegata: spendere meno benzina. Il primo botta e risposta via radio testimonia quanto detto.
Hamilton era preoccupato perché inizialmente pensava a qualche problema sulle temperature di esercizio sulla power unit. Tuttavia, nell’arco della gara, abbiamo scoperto che il provvedimento era legato solamente al carburante. Lewis doveva alzare il piede dall’acceleratore in fondo alle rette prima di raggiungere le curve. Cinquanta metri erano pochi, però, dovendo passare a 100 per portare a termine la gara senza rimanere a secco.
R.A: “Serve un lift and coast di almeno 100 metri”
L.H: “Abbiamo dei problemi con la macchina?”
R.A: “No, nessuno, abbiamo però bisogno di un lift off maggiore. Ora sei sui 50 metri, ma ce ne servono almeno 100.”
Ferrari: il rischio concreto scampato nel finale
Nel frattempo, quando la Rossa si stava avvicinando seriamente alla Williams, ecco che ancora una volta si parla di mappature della power unit. L’inglese si apre nuovamente in radio e chiede lumi sulle condizioni meteorologiche. Tuttavia, ogni speranza di pioggia è rimandata al tardo pomeriggio, quando la gara sarebbe già terminata. In questo momento si è capito che il team ha scelto meno carburante rispetto a Leclerc, che non ha fatto lift and coast nella sua corsa
L.H.: “Arriverà ancora della pioggia?”
R.A.: “Sì, Lewis, ma solamente quando la corsa sarà già finita.”
La numero 44 non aveva la velocità di punta per attaccare Albon. Ci ha provato, ma il gap sulla top speed non era sufficiente a passare nemmeno con l’ala mobile aperta. Per questo la Rossa si è nuovamente messa in gestione e, naturalmente, dopo un periodo di pausa, ecco che il lift and coast torna massivo. Quando mancavano pochi giri alla fine, Adami “ha spinto” Hamilton a provare l’ultimo attacco. L’ex Mercedes non si è tirato indietro, ma dopo un paio di tentativi ha desistito. Il motivo si rifà alla benzina.
Messaggio che lui stesso spoilera in radio per poi chiedere informazioni sul da farsi. Adami è piuttosto laconico e dopo mezzo giro di silenzio “mette fine” alle speranze di Lewis. Britannico che peraltro ha dovuto spegnere il motore prima del parco chiuso, a metà della corsia box, arrivando per inerzia a parcheggiare l’auto per garantire il minimo di benzina alla FIA per realizzare le analisi evitando la squalifica.
L.H.: “Non posso attaccare perché non ho benzina… Posso spingere o no? Dimmi qualcosa.”
R.A.: “Aspetta… Stiamo dove siamo…“