GP Baku Fp1: Ferrari soffre carenza di grip

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Ferrari si presenta a Baku con la voglia di fare bene. Interessante notare che, per il Gran Premio dell’Azerbaijan, sia Hamilton che Leclerc hanno abbassato le aspettative. Il team di Maranello darà tutto, ma ci sono almeno due avversari più forti: McLaren e Red Bull. Questo è il riassunto del fine settimana azero, che potrà comunque offrire diverse chance considerando la particolarità del tracciato.

Primo assaggio positivo in attesa di spingere

Le auto italiane scendono in pista con le gomme Soft. Per questo primo giro, gli ingegneri di pista chiedono di tenere chiuso il DRS. La ragione è semplice: raccogliere dati relativi alla resistenza all’avanzamento. Nel T3 Hamilton arriva lungo, ma per fortuna sfrutta la via di fuga. La prima cosa che possiamo notare è la carenza di rotazione massiccia nel T2. Va detto che la pista non è gommata, aspetto che aumenta il sottosterzo della SF-25.

E in effetti nel secondo tentativo le cose migliorano, con un livello di aderenza superiore. Bozzi chiede di migliorare il rendimento in curva 11, dopo un giro per raffreddare le coperture. Anche curve 5 e 6 vanno migliorate rispetto al rendimento della McLaren. Per ora il bilanciamento sembra abbastanza corretto, sebbene dobbiamo aspettare per capire quando le Rosse andranno più forte.

All’uscita di curva 16 c’è una parte di cordolo rotto che spinge la direzione gara, che decide di esporre la bandiera rossa per dare modo agli steward di ripulire il tracciato. Le SF-25 tornano ai box e, benché venga offerta la possibilità di ritoccare il carico all’anteriore, nessuno dei ferraristi giudica necessario realizzare un ritocco, per ora. Le vetture restano nel garage in attesa che torni l’azione in pista.

Ferrari imperfetta sulle gomme

Una pausa che diventa molto lunga, in quanto i commissari non riescono a riparare la zona. Nel mentre resta da capire se i due ferraristi avevano due ali diverse. A prima vista, per lo meno durante il primo run, le ali sembrano identiche. Quando mancano 20 minuti al termine, il tracciato è nuovamente agibile. Ancora Pirelli cerchiate di rosso, le stesse del run precedente. Si attivano le coperture e si riparte.

Si nota subito una certa instabilità nelle curve a 90 gradi per la Rossa, specie osservando l’onboard di Charles Leclerc. L’inglese mostra un equilibrio migliore, sebbene sia più lento. Dopo una tornata per raffreddare le coperture le SF-25 tornano a spingere. Purtroppo nel suo giro Lewis tocca il muro. Per questo Adami chiede al talento di Stevenage di tornare ai box: anteriore sinistra danneggiata.

Non ci voleva questo stop che rallenta il lavoro dell’inglese. Dopo una breve pausa, con un set di Soft nuove Lewis torna in azione. Nel mentre Charles ha inanellato diversi passaggi e si mette in seconda piazza. Nel confronto con Norris, però, si nota il gap che la SF-25 paga sulla MCL39 tra il primo e il secondo settore. Curve incriminate: 2, 4, 8 e 12, zone dove il muretto italiano ritiene che la Rossa possa migliorare il suo rendimento.

In linea generale, possiamo dire che la McLaren ha molto più grip, ma un bilanciamento non ancora perfetto. La Ferrari perde troppo tempo tra T1 e T2, per poi fare bene nell’ultima parte del circuito. Questo ci fa pensare che le performance non ottimali delle auto italiane siano legate alle temperature della gomma. Ne sapremo di più nella prossima sessione di prove libere, dopo la pausa.

GP Baku, classifica Fp1:

  • Lando Norris (McLaren)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • George Russell (Mercedes)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Yuki Tsunoda (Red Bull)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Isak Hadjar (Racing Bulls)
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