Governo ceco sotto pressione per una maxi donazione in bitcoin da un trafficante di droga
- Postato il 6 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il governo ceco del premier Petr Fiala è alle prese con un gigantesco scandalo, legato a un’ingente donazione in bitcoin. Il ministro della Giustizia Pavel Blazek ha accettato in regalo criptovalute per un valore di un miliardo di corone (circa 40 milioni di euro) che provenivano da un trafficante di droga. Blazek si è dimesso pochi giorni fa, ma gli interrogativi sull’origine del denaro persistono. Blazek ha peraltro affermato di non vedere nulla di sbagliato nell’ avere accettato il regalo, poiché, secondo lui, non vi erano prove che provenisse da attività illegali. Il premier ha detto di credere alla buona fede dell’ex ministro.
Giovedì il Parlamento ceco ha discusso il caso, in una sessione straordinaria durata undici ore. L’opposizione, formata dal movimento populista Azione del cittadino scontento, dell’ex premier Andrej Babis e da Libertà e democrazia diretta , ha accusato il governo di “riciclaggio di denaro sporco” e, a quattro mesi dalle elezioni che vedono la vendono in vantaggio nei sondaggi, intende presentare una mozione di sfiducia.
Secondo i media, il tentativo di sfiduciare il governo sarebbe comunque vano, vista la maggioranza di 104 voti (su 200 totali) della coalizione governativa. Tuttavia, la causa bitcoin potrebbe aiutare i populisti di Babis a vincere le elezioni. Nel frattempo, stando a quanto riportato dal sito Novinky.cz, Tomas Jirikovsky, il donatore dei bitcoin, ha presentato una denuncia penale contro la piattaforma X, accusando l’Ufficio nazionale per la lotta alla criminalità organizzata (Ncoz) e la Procura superiore di Olomouc in Moravia di aver diffuso informazioni ai media.
Il sito investigativo Neovlivni.cz ha riferito che Jirikovsky, probabilmente, ha nel frattempo lasciato la Repubblica ceca. Nel 2017 Jirikovsky è stato condannato a nove anni di carcere per appropriazione indebita, traffico di droga e possesso illegale di armi. Nel 2021 è tornato nuovamente in libertà.
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