Global Sumud Flotilla, l’attivista italiano: “Sono saliti a bordo 2 poliziotti tunisini e hanno fatto sparire le prove del drone”

  • Postato il 9 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Se confermato si direbbe un colpo di avvertimento, un’intimidazione. “Una nostra imbarcazione è stata colpita da un drone” hanno denunciato nella notte tra lunedì e martedì gli organizzatori della Global Sumud Flotilla, la grande missione politico umanitaria in rotta verso Gaza. Non è una barca qualsiasi, è la “Familia Madeira“, una nave di 35 metri, chiamata anche “Family Boat” perché un po’ l’ammiraglia della flotta partita il 31 agosto da Barcellona, ancorata con molte altre al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said. A bordo ci sono “i membri del comitato direttivo della Gsf”: tra gli altri l’ex sindaca della capitale catalana Ada Colau, Greta Thunberg, l’attivista brasiliano Thiago Avila. Le autorità tunisine negano l’azione di un drone, che sarebbe un’aggressione seria al loro territorio, ma la Global Sumud Flotilla ha diffuso diversi video tra cui uno apparentemente inequivocabile in cui si vede quello che potrebbe essere un ordigno incendiario mentre cade dall’alto sull’imbarcazione.

“La Global Sumud Flotilla – ancorata al largo delle coste del porto tunisino di Sidi Bou Said – conferma che una delle sue barche è stata colpita da quello che sembra essere un drone”, hanno riferito gli organizzatori, precisando che nessuno è rimasto ferito e postando le riprese delle telecamere di sicurezza della barca in cui si sente un ronzio, prima che un lampo di luce illumini l’inquadratura. Poi anche quella più significativa, girata da un’altra imbarcazione: tutte hanno telecamere a bordo. E i danni, si direbbe limitati, di un incendio a bordo che è stato rapidamente domato.

La Guardia nazionale della Tunisia, con il portavoce il portavoce Houcem Eddine Jebabli, afferma che “non sono stati rilevati droni”. “Secondo i risultati preliminari, l’incendio è scoppiato nei giubbotti di salvataggio a bordo”, ha dichiarato di non aver rilevato “alcun drone”. “Secondo i primi accertamenti si è verificato un incendio nei giubbotti di salvataggio a bordo di una nave ancorata a 50 miglia dal porto di Sidi Bou Said e proveniente dalla Spagna. Le indagini sono in corso e non sono stati rilevati droni”, ha dichiarato la Guardia nazionale. È stato al 100% un drone che ha sganciato una bomba”, insistono gli attivisti a bordo. Sulla Familia Madeira c’è anche l’italiano Tony Lapicciarella, uno dei cordinatori della missione: “Sono saliti a bordo due poliziotti tunisini, pensavamo raccogliessero le prove e invece le hanno fatte sparire. Per la Tunisia ammettere un attacco sarebbe un problema. La barca è nelle condizioni di ripartire ma in questi casi ci sono delle verifiche da fare”. Naturalmente i portavoce israeliani non hanno risposto alle richieste dei media.

Più filmati “confermano l’attacco del drone” alla Family Boat, sottolinea la Global Sumud Flotilla, pubblicando le immagini sui social delle telecamere a circuito chiuso delle navi. Anche “le riprese effettuate da un’altra imbarcazione della nostra flottiglia mostrano il momento esatto in cui la Family Boat è stata colpita dall’alto”, affermano gli attivisti pubblicando altri video. “Sebbene tutti i partecipanti siano al sicuro, i dettagli sull’attacco rimangono limitati”, aggiunge la Flotilla che ha convocato per oggi una conferenza stampa dalla Tunisia. All’incontro con i media è interverrà Francesca Albanese, membri del comitato direttivo e dei leader della società civile, con “testimonianze dirette di coloro che erano a bordo della Family Boat durante l’attacco”, nonché “aggiornamenti sulla missione in corso della flottiglia per rompere l’assedio illegale di Israele su Gaza attraverso azioni pacifiche e non violente”.

In Tunisia sono arrivate quasi tutte le barche partite da Barcellona, una ventina, quando ripartiranno si riuniranno con quelle che salperanno dalla Sicilia e poi con altre che sono in Grecia. Per fare rotta sulla Striscia di Gaza.

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