Gli USA rafforzano la presenza nelle Filippine: monito alla Cina

  • Postato il 18 luglio 2025
  • Di Panorama
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Ci hanno girato decine di film, da Laguna Blu a The Bourne Legacy, perché le isole Palawan, nelle Filippine, sono davvero un bel posto, dove l’intensità del blu e del verde tolgono il fiato. Soltanto che la loro posizione geografica è parecchio strategica e nel tentativo, almeno apparente, di contrastare le attività cinesi ritenute sempre più aggressive nel Mar Cinese Meridionale, gli Stati Uniti intendono finanziare e costruire una base navale per imbarcazioni veloci sulla costa occidentale dell’isola.

La struttura sarà anche produttiva, ospiterà infatti il cantiere dell’azienda statunitense ReconCraft con alaggi per almeno quattro unità. Secondo quanto si apprende dal sito ufficiale per la comunicazione della Marina Usa, le imbarcazioni includeranno sia barche d’assalto sia gommoni a chiglia rigida, come riportato da Usni News. Oltre alle aree produttive la struttura includerà anche magazzini e sale conferenze, fornendo anche alle Forze armate delle Filippine un punto di partenza efficace per i pattugliamenti nel Mar Cinese Meridionale.

L’operazione è da ritenersi anche la reazione occidentale ai crescenti scontri che imbarcazioni cinesi e filippine hanno avuto negli ultimi dieci anni, con interazioni sempre più ostili giustificate dalla Cina come operazioni di difesa degli atolli disabitati che ritiene suoi per territorialità. Ma se fino allo scorso anno si verificavano scaramucce di poco conto, un mese fa la Guardia Costiera cinese è stata ripresa in un video mentre utilizzava un cannone ad acqua contro l’equipaggio di un peschereccio filippino che sostava vicino a un banco di sabbia. E all’inizio di questo mese, la Cina ha annunciato di aver schierato una pattuglia militare da combattimento vicino alla secca di Scarborough, un’area contesa con le Filippine, che la rivendicano secondo quanto definito dalla cosiddetta “Mappa Velarde” pubblicata nel 1734.

Gli USA rafforzano la presenza nelle Filippine: monito alla Cina

La stessa rivendicazione è avanzata da Cina e da Taiwan sulla base della controversa “linea della nove punti” che segna la demarcazione tracciata dal governo della Repubblica Popolare Cinese e da quello di Taiwan. La secca di Scarborough è stata amministrata dalle Filippine, che la ricomprendevano nella Provincia di Zambales fino al 2012 quando l’area venne occupata da navi militari cinesi inviate a contrastare i pescherecci filippini. Gli Stati Uniti pensano ora di inviare il Segretario alla Difesa Pete Hegseth per una visita nelle Filippine, prima tappa del suo viaggio nell’Indo-Pacifico che comincerà la prossima settimana, missione con la quale il Pentagono intende rafforzare il suo supporto agli alleati nella regione indo-pacifica. Bisogna ricordare che nel maggio scorso il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha rilasciato una dichiarazione congiunta con i Ministri della Difesa di Giappone, Australia e Filippine, condannando le “azioni destabilizzanti della Cina nel Mar Cinese Orientale e nel Mar Cinese Meridionale e qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza o con la coercizione”.

I quattro ministri avevano anche dichiarato di essere contrari a “condotte pericolose della Cina contro le Filippine” sottolineando l’intenzione di aumentare collettivamente la azioni relative alla Difesa, la cooperazione e l’interoperabilità congiunta delle forze militari. Stando ai programmi del Pentagono la nuova base di motoscafi veloci dovrebbe essere operativa entro i primi mesi del 2026. Naturalmente la costruzione e l’esercizio della nuova infrastruttura in quell’area comporteranno anche una maggiore presenza di naviglio statunitense, filippino e australiano, un segnale preciso nei confronti di Pechino.

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Panorama

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