Gli ulivi millenari della Puglia diventano opere d’arte in ceramica

  • Postato il 18 febbraio 2025
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Gli ulivi millenari della Puglia diventano opere d’arte in ceramica

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Gli ulivi millenari della Puglia diventano opere d’arte in ceramica. La magia della tradizione e dell’innovazione dei fratelli Spagnulo.


Gli ulivi millenari della Puglia, testimoni silenziosi della storia, riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, rivivono sotto una nuova forma: quella della ceramica. A dare loro una seconda vita artistica sono i fratelli Giovanni e Donatello Spagnulo, maestri ceramisti di Grottaglie, che hanno deciso di celebrare i loro 25 anni di attività con un progetto che fonde tradizione e innovazione. Le opere sono il risultato di un complesso processo che unisce la manualità artigiana alle più moderne tecnologie digitali.

La loro opera si configura come un omaggio alla terra pugliese e ai suoi alberi secolari, alcuni dei quali già intaccati dalla Xylella, il batterio che ne ha compromesso la fisionomia. Attraverso la loro arte, i ceramisti Spagnulo hanno fissato per sempre l’immagine originaria di questi ulivi, trasformandoli in autentiche sculture.

Gli ulivi millenari della Puglia diventano opere d’arte in ceramica: il processo artistico

Il processo creativo degli Spagnulo è un perfetto equilibrio tra antico e moderno. Ogni albero è stato selezionato con cura attraverso sopralluoghi nelle campagne di Manduria e Massafra, seguito da un accurato lavoro di documentazione con riprese video e fotografie. Successivamente, grazie a innovative tecniche di scansione tridimensionale e modellazione digitale, la struttura degli ulivi è stata “dematerializzata”, per poi essere fedelmente riprodotta in ceramica attraverso un minuzioso lavoro di modellazione e pittura a mano.

Ogni scultura racconta una storia. C’è “L’Ulivo danzante”, con rami sinuosi che sembrano muoversi con il vento; “Il Barone”, simbolo di forza e continuità, e “Il Vecchio sovrano” con il tronco spesso e nodoso che racconta secoli di storia. Queste opere non sono solo riproduzioni fedeli, ma vere e proprie interpretazioni artistiche che esaltano le venature, le sfumature cromatiche e la profondità materica del legno originale.

L’arte che protegge la memoria

Un dettaglio simbolico arricchisce il logo del progetto: la mignola, il fiore dell’ulivo, piccolo e delicato, ma essenziale per la vita dell’albero. Segno di rinascita e continuità. Un dettaglio che rafforza il legame tra la tradizione e il futuro, tra la memoria del passato e le infinite possibilità dell’innovazione. Questo omaggio alla natura sottolinea il valore culturale dell’iniziativa, che non si limita a riprodurre la bellezza degli ulivi, ma mira a proteggerne la memoria, specialmente in un momento storico in cui la Xylella sta mettendo a rischio il patrimonio arboreo della regione.

Un progetto finanziato per l’innovazione culturale

Per il suo valore artistico e innovativo, il progetto è stato finanziato nell’ambito del bando TOCC – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale, promosso da Invitalia e sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Un riconoscimento che premia non solo la creatività degli Spagnulo, ma anche la capacità di coniugare arte, tecnologia e memoria storica in un’unica, emozionante espressione di amore per la propria terra.

Con il loro lavoro, Giovanni e Donatello Spagnulo dimostrano che la tradizione ceramica pugliese non è solo un’eredità da preservare, ma una risorsa capace di dialogare con il futuro, dando nuova vita a simboli identitari della regione e trasformandoli in opere d’arte senza tempo.

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