Gli studenti sospesi affiancheranno vigili e servizi di emergenza sulle strade: il progetto in una scuola di Bergamo

  • Postato il 1 dicembre 2025
  • Scuola
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Gli studenti sospesi o espulsi dalla scuola potranno affiancare le forze dell’ordine, la Polizia locale, gli operatori del 112, della Protezione Civile e i servizi di emergenza e volontariato territoriale. È il progetto dell’istituto di istruzione superiore “Guido Galli” di Bergamo in collaborazione con l’associazione “Ragazzi On the Road”, nata 18 anni fa proprio nella Bergamasca, in Val Seriana. Il percorso è coordinato dal dirigente scolastico Brizio Luigi Campanelli, che ha scelto di coinvolgere alunni sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari, offrendo loro una possibilità concreta di riorientamento positivo. La supervisione educativa e psicologica è affidata a Lorenzo Brollo, psicologo con competenze in psicologia del traffico e dell’emergenza, responsabile dell’équipe educativa di Ragazzi On the Road e referente per scuole e università.

“La nuova disciplina in materia di sanzioni disciplinari prevede che i consigli di classe, nel caso di sospensioni superiori a due giorni, deliberino attività di cittadinanza attiva e solidale da svolgere presso le strutture ospitanti con le quali l’istituzione scolastica, nell’ambito della propria autonomia, stipula convenzioni, assicurando il raccordo e il coordinamento con le medesime”, spiega il preside Campanelli. “Queste convenzioni disciplinano il percorso formativo personalizzato di attività di cittadinanza attiva e solidale, i tempi, le modalità, il contesto e i limiti del suo svolgimento presso le strutture ospitanti, nonché le rispettive figure di riferimento. Come istituto, non abbiamo potuto fare a meno di pensare all’associazione Ragazzi On the Road che conosco da anni e apprezzo per l’alto valore formativo ed educativo delle attività che propone. Per questo motivo abbiamo deciso di avviare una sperimentazione sottoscrivendo una convenzione che regolamenterà il percorso da seguire per gli studenti che chiederanno la conversione della sanzione in attività da svolgersi mediante l’associazione”.

Cosa faranno nello specifico questi giovani? Affiancheranno le forze dell’ordine nel ruolo di osservatori, usciranno la notte con la polizia locale, statale, con i mezzi di soccorso, con la Guardia di Finanza. Impareranno sul campo le “regole” e il lavoro di questi uomini e donne. “On The road” è presente in Italia da 18 anni, in oltre 150 Comuni, coinvolgendo nelle proprie attività circa 1.500 ragazzi. A capo della struttura un giornalista, Alessandro Invernici, che dopo la cronaca dell’ennesimo incidente ebbe l’idea di proporre alle scuole di accorciare le distanze tra giovani e istituzioni, abbattendo stereotipi e pregiudizi, e trasformando i partecipanti in cittadini consapevoli, responsabili e capaci di fare la differenza. Un mese e mezzo fa hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa con il Viminale affinché la sperimentazione parta su dieci aree pilota del Paese. Intanto, la prima prova relativa alle sospensioni a Bergamo partirà a breve.

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Il Fatto Quotidiano

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