Gli strani movimenti in Borsa delle aziende di Trump. Cos’è e cosa si rischia con l’insider trading

  • Postato il 11 aprile 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Mentre era in corso la bufera sui mercati provocata dai dazi su Truth, il social media di sua proprietà, Donald Trump ha scritto: “This is a great time to buy!!! (questo è un ottimo momento per comprare)”.  Poi in serata è arrivata la decisione di congelare le tariffe protezionistiche per 90 giorni con tutti i paesi tranne che con la Cina. Ed ora c’è chi sospetta (i democratici in primis) che il presidente Usa abbia fatto una mossa per guadagnare in borsa grazie alle sue informazioni riservate. Trump è stato accusato di insider trading. È davvero così? Vediamo nello specifico cos’è questa pratica scorretta e cosa sappiamo della vicenda.

Cos’è l’insider trading

L’Insider trading prevede la compravendita di titoli (azioni, obbligazioni e derivati) di una determinata società da parte di soggetti che, per la loro posizione all’interno della stessa o per la loro attività professionale, sono in possesso di informazioni riservate. In particolare ciò permette a chi ha queste informazioni di vendere azioni quando si sa che di lì a poco crolleranno oppure di acquistarne a basso prezzo quando poi si sa che il loro valore crescerà.

Se si stabilisse il fatto che Trump già sapeva che in serata avrebbe sospeso i dazi e se questa operazione di acquisto di azioni fosse stata fatta da società o persone vicine al presidente Usa siamo di fronte ad un chiaro caso di insider trading che, nel caso degli Stati Uniti, prevede pene che prevendono fino a 5 milioni di dollari di multa e 20 anni di reclusione per i casi più gravi.

Certo è che dopo la sospensione dei dazi c’è stata una crescita di Wall Street che ha fatto incassare somme notevoli a tutti coloro che nel frattempo avevano acquistato titoli a prezzi stracciati. Anche il tycoon ci ha guadagnato con la sua Trump Media and Technology Group che controlla Truth. La quota di maggioranza del 53 per cento è infatti in un trust controllato dal figlio maggiore Don Jr. L’azienda ha avuto un utile del 22,67 per cento, ossia 415 milioni tondi tondi grazie ai ripensamenti del commander in chief.

Ad aumentare i sospetti, la sigla con cui si è firmato Trump sul post (Djt, le iniziali del presidente ma anche il simbolo della sua società mediatica in Borsa) ed anche il fatto che lo stesso tycoon abbia ammesso che a rimuovere i dazi ci stava pensando da alcuni giorni.

Donald Trump
Gli strani movimenti in Borsa delle aziende di Trump. Cos’è e cosa si rischia con l’insider trading (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Democratici Usa all’attacco, chiesta un’indagine

Visti questi numeri i democratici sono partiti all’attacco chiedendo un’indagine. “Le monete dei meme di famiglia e tutto il resto non sono al di fuori dell’insider trading o dell’arricchimento personale”, ha denunciato il senatore californiano Adam Schiff che ha chiesto un’indagine insieme alla collega Elizabeth Warren. Queste le parole di Schiff: “Chi nell’amministrazione era a conoscenza in anticipo dell’ultimo dietrofront tariffario di Trump? Qualcuno ha comprato o venduto azioni, traendo profitto a spese del pubblico?”.

La deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha invece chiesto che tutti i membri del Congresso svelino le azioni comprate nelle ultime 24 ore. Anche gli avvocati etici hanno fatto sapere di condividere le preoccupazioni dei democratici, sottolineando anche altri conflitti d’interesse del tycoon.

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Blitz

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