Gli scossoni di fine anno: rimpasto di Governo, caos a Milano per le ultime sigarette, il controdiscorso di Grillo
- Postato il 28 dicembre 2024
- Politica
- Di Blitz
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Ultimi scossoni dell’anno. La Politica si congeda dal 2024 con tre botti, forieri di nuove inquietudini. Tre sconvolgimenti non del tutto inattesi. Vediamoli.
Rimpasto di Governo
Concluso il rush finale della Finanziaria da 30 miliardi dopo due mesi di gestazione (e correzioni), presentato un testo blindato con la fiducia e con misure strutturali (su tutte il taglio del cuneo fiscale, la riforma Irpef e il pacchetto contro la denatalità), metabolizzata l’ira delle opposizioni (“il testo blindato irride il Parlamento”), il governo Meloni è alle prese con una forte suggestione imposta dall’esterno: il rimpasto di governo. Il Carroccio e Forza Italia scalpitano, la Premier gela soprattutto i sogni leghisti. In poche parole: non vuole Salvini al Viminale. Amen.
Tuttavia qualche ritocco ci sarà. Dal Palazzo filtrano ghiotte indiscrezioni: il rimpasto è avviato. Restano ancora scoperte alcune caselle tra sottosegretari e viceministri. Inoltre la bocciatura del terzo mandato per De Luca aprirebbe un nuovo fronte su Zaia, nome troppo pesante per essere pensionato. Decisione che sarà presa entro il 9 gennaio.
Le ultime sigarette nelle strade di Milano
Le ultime sigarette che si potranno fumare in strada a Milano. Con il nuovo anno scatterà infatti la seconda fase del Regolamento per la Qualità dell’Aria voluto dal sindaco Beppe Sala e approvato in consiglio nel 2020. Da Capodanno stretta anti tabacco, salvi i dispositivi elettronici. Multe da 40 a 240 euro. Ma il divieto di fumo sta già producendo la rivolta dei tabaccai e non solo. La Federazione Italiana dei Tabaccai ha impugnato il provvedimento davanti al Tar.
Si moltiplicano i dubbi sull’efficacia dei controlli. In ogni caso va detto che l’Italia non arriva certo prima in questa battaglia, il divieto di fumo è già in vigore a New York, Città del Messico, Barcellona, Londra, Parigi, Tokyo, Sydney. A Pechino c’è dal 2015 il divieto di fumo nei ristoranti, negli uffici, sulle metropolitane, e ci sono severi ispettori che controllano.
Grillo prepara i botti di Capodanno contro M5s
Non c’è pace tra i 5 Stelle. Oltre ai guai in cui è scivolata lady Conte (il Fisco sta accertando sulla Immobiliare della compagna di Giuseppi; notificata una cartella esattoriale da 30 milioni), si vocifera che Beppe Grillo stia preparando un focoso “controdiscorso” di fine anno. Il fondatore, in seguito alla sconfitta subita nella seconda votazione sulle modifiche allo Statuto del M5s vuole rispolverare l’antico rito del controdiscorso del 31 dicembre e dare il via alla battaglia legale sul simbolo. Oltretutto sta cominciando a circolare nel suo cerchio magico la nascita di un nuovo movimento politico ma con un altro nome e un emblema differente. Vedremo se nella serata di San Silvestro (ore 18) Grillo ne approfitterà per assestare un colpo a Conte e intervenire di nuovo nella guerra interna al M5s.
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