Gli ori del museo di Taranto in mostra a Canosa di Puglia
- Postato il 13 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Gli ori del museo di Taranto in mostra a Canosa di Puglia
Gli ori del Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa) in mostra a Canosa di Puglia. Diadema e scettro della principessa Opaka Sabaleida tra i tesori esposti.
CANOSA DI PUGLIA (BAT) – Canosa di Puglia si prepara ad accogliere un frammento prezioso della storia dell’Italia preromana. Alcuni dei più straordinari ori custoditi nel Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa) saranno esposti nella nascente sede museale di Canosa, nell’ambito della mostra itinerante “Forme e colori dell’Italia preromana”. Un evento di rilievo internazionale che, dopo aver toccato Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo e Città del Messico, giunge ora in Puglia per l’ultima tappa italiana prima del rientro definitivo dei reperti a Taranto. Tra i pezzi più attesi spiccano il diadema e lo scettro della principessa dauna Opaka Sabaleida, databili al III secolo a.C., simboli di potere e raffinatezza di una civiltà ancora poco conosciuta ma di grande rilevanza archeologica.
L’inaugurazione dell’allestimento avrà luogo venerdì 14 marzo, all’interno di alcune sale del primo piano dell’edificio scolastico Mazzini, che presto diventerà la nuova sede museale di Canosa di Puglia. L’evento rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del patrimonio storico della Regione, offrendo ai visitatori un’opportunità unica per ammirare da vicino le testimonianze dell’arte orafa tarantina.
Gli ori del museo di Taranto in mostra a Canosa di Puglia
La mostra, curata dagli studiosi Massimo Osanna e Luca Mercuri, assume un significato particolare per il territorio canosino. Come ricorda la direttrice del MarTa, Stella Falzone, «è un’espressione di pregio del grande patrimonio di civiltà di questa terra, perché restituisce onore al territorio in cui, nel 1928, l’allora soprintendente e direttore del Museo di Taranto, Quintino Quagliati, rinvenne questo importante tesoro archeologico».
Il riferimento è alla scoperta, avvenuta proprio a Canosa di Puglia, lungo la strada per Cerignola, in un tratto parallelo alla via Appia Traiana. Qui, alla fine del III secolo a.C., venne realizzata una tomba ipogeica, poi riportata alla luce nel 1928, che ha restituito manufatti di straordinaria fattura. Gli oggetti in oro esposti, appartenenti alle produzioni orafe di lusso dell’artigianato tarantino, saranno affiancati da altre creazioni tipiche della cultura dei Dauni, testimoniando il livello artistico e tecnologico raggiunto dalle antiche popolazioni dell’area.
L’evento segna dunque un momento cruciale per la divulgazione e la riscoperta di un’eredità storica che continua ad affascinare studiosi e appassionati di archeologia. Canosa di Puglia si conferma così un crocevia culturale, pronto ad accogliere visitatori e ricercatori per far rivivere il prestigio della sua storia millenaria.
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Gli ori del museo di Taranto in mostra a Canosa di Puglia