Gli italiani masticavano foglie di coca nel 1600

  • Postato il 1 settembre 2024
  • Di Focus.it
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Gli italiani masticavano foglie di coca già nel XVII secolo, duecento anni prima che la cocaina venisse isolata chimicamente dalla pianta e si diffondesse in tutta Europa come droga: è quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Archaeological Science e condotto da un team di ricerca dell'Università Statale di Milano, che ha isolato la cocaina nei tessuti cerebrali mummificati di due individui vissuti circa 400 anni fa.. Cocaina nel cervello. I conquistadores spagnoli conoscevano le proprietà psicoattive e terapeutiche delle foglie di coca già nel XVI secolo e cercarono di esportare la pianta dal Sudamerica all'Europa, ma – pensavamo – che non ci fossero riusciti. Evidentemente, però, qualche pianta riuscì a raggiungere il Vecchio Continente: analizzando i resti di nove persone morte nel XVII secolo e seppellite in una cripta della Ca' Granda – nei pressi dell'Ospedale Maggiore, che storicamente curava i poveri della città –, gli studiosi dell'ateneo milanese hanno infatti trovato tracce di cocaina in due dei tessuti cerebrali mummificati.. Droga o farmaco? Oltre al componente attivo della cocaina il team ha trovato anche tracce di igrina, una sostanza che viene rilasciata dalle foglie di coca masticate. Dai documenti dell'ospedale non risulta che la cocaina venisse prescritta come farmaco fino al XIX secolo, per cui le due persone analizzate o la utilizzavano per curarsi autonomamente, oppure ne masticavano le foglie a scopo ricreativo. Il fatto che la cocaina venisse utilizzata dai membri più poveri della società dimostra che la pianta era molto diffusa e reperibile a basso prezzo. «Ora sarebbe interessante capire fin dove si è diffusa, e quante persone ne facessero uso abituale», commenta Mario Zimmermann della Boise State University (Idaho, USA)..
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Focus.it

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