Gli incendi mitigano i successivi

  • Postato il 2 settembre 2024
  • Di Focus.it
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La questione del fuoco prescritto (cioè l'accensione volontaria di incendi controllati in boschi e foreste) è molto dibattuta, la sua efficacia discussa tanto quanto l'opportunità di utilizzarli come sistema di controllo della vegetazione e di protezione da eventi più gravi. Ma cosa succede quando il fuoco non è prescritto ma naturale e di bassa intensità? Un nuovo studio pubblicato su Ecological Applications sostiene che i boschi che hanno subito incendi non gravi siano protetti per almeno vent'anni da ulteriori eventi più catastrofici – anche se l'efficacia di questa protezione dipende dal clima, dal tipo di alberi e da una serie di altri fattori.. foreste più resistenti. Lo studio è stato condotto su circa 700 foreste negli Stati Uniti occidentali che, negli ultimi cinquant'anni, siano andate incontro a incendi di bassa intensità non causati dall'uomo: solitamente questi incendi vengono ignorati, perché si preferisce concentrarsi su quelli più gravi per capire come prevenirli e come aiutare le foreste a rigenerarsi. L'analisi satellitare di queste foreste ha rivelato che, quando vengono colpite da un nuovo incendio, quello precedente funge da protezione per la flora. In altre parole, una foresta che è già bruciata, ma non è stata distrutta dall'incendio, è più resistente agli eventi successivi, che hanno meno carburante da bruciare e rischiano meno di diffondersi e diventare catastrofici.. Lasciamo fare la natura. L'effetto protettivo non è uniforme: nel caso dello studio, per esempio, le foreste della costa californiana hanno dimostrato un grado di protezione superiore rispetto a quelle della Sierra Nevada. Questo perché non tutti gli incendi sono uguali, come non lo sono tutte le foreste: il tipo di alberi che le compongono, ma anche il clima della zona, contribuiscono a determinare quanto la foresta stessa sia protetta dopo un incendio di bassa intensità. L'effetto protettivo di questi eventi, quindi, va studiato in maggiore dettaglio, ma i dati a nostra disposizione dicono che esiste, e che è più efficace di quello che riusciamo a produrre noi con fuochi prescritti, tagli mirati e pulizia del sottobosco (una delle pratiche antincendio più discusse e discutibili, perché priva l'ecosistema di componenti fondamentali per la sua salute)..
Autore
Focus.it

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