“Gli eredi non vogliono i suoi debiti”: il rebus dell’eredità di Roberto Cavalli. Ecco a quanto ammonta il patrimonio, tra lo yacht e la villa da 60 stanze

  • Postato il 11 agosto 2025
  • Moda E Stile
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Una vita da film, tra feste faraoniche nella sua villa da 60 stanze, yacht, elicotteri personali e un patrimonio di opere d’arte. Ma a più di un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 12 aprile 2024, l’eredità di Roberto Cavalli si rivela un affare complesso, una matassa di beni e, potenzialmente, di debiti che i suoi sette eredi stanno ora cercando di dipanare. La notizia, come riporta il Corriere della Sera, è emersa da un avviso legale: il 15 luglio scorso, un notaio ha pubblicato un invito ai creditori dell’eredità a “presentare entro il 15/10/2025 le dichiarazioni probatorie del credito vantato”. Un passo formale che svela una scelta cruciale da parte degli eredi: l’eredità è stata accettata con beneficio d’inventario. Si tratta di una procedura che protegge il loro patrimonio personale, stabilendo che eventuali debiti del defunto potranno essere pagati solo fino al limite del valore dei beni ricevuti in successione.

A dividersi in parti uguali il patrimonio dello stilista, secondo l’ultimo testamento valido redatto nel novembre 2023, è una famiglia allargata e anagraficamente variegata. Ci sono i due figli del primo matrimonio, Tommaso (57 anni) e Cristiana; i tre avuti dalla seconda moglie Eva Maria Düringer, Rachele, Daniele e Robert; e infine l’ultima compagna dello stilista, la 39enne svedese Sandra Nilsson, e il loro figlio Giorgio, che oggi ha solo due anni.

Nonostante la complessità della situazione, il primogenito Tommaso Cavalli, contattato nella sua Tenuta degli Dei in Toscana, ha assicurato che non ci sono attriti familiari: “Siamo compatti, allineati, non ci sono dissidi”, ha affermato in modo laconico.

La vera domanda è: cosa resta di una vita così sfarzosa? Le stime sul patrimonio, mai confermate, oscillano tra i 200 e i 400 milioni di euro. Una parte significativa deriverebbe dalla liquidità incassata nel 2015 con la vendita della sua maison al fondo Clessidra, un’operazione da cui, secondo le indiscrezioni, lo stilista ottenne circa 230 milioni di euro. Alcuni beni immobiliari sono già stati assegnati: la magnifica villa sulle colline di Firenze (con 60 stanze) e i magazzini di Bagno a Ripoli sono già in comproprietà tra i sette eredi. Resta invece incertezza sul resto. L’ultimo yacht, il “Freedom”, acquistato per 15 milioni nel 2018, non risulterebbe venduto, mentre l’elicottero personale sì. Sulla preziosa collezione d’arte, che pare includesse una passione per le Madonne del Trecento senese, vige il massimo riserbo. Ora la parola passa ai creditori, che hanno tempo fino a metà ottobre per farsi avanti. Solo allora i conti potranno essere chiusi e si capirà quanto, del patrimonio leggendario di Roberto Cavalli, resterà effettivamente ai suoi sette eredi.

L'articolo “Gli eredi non vogliono i suoi debiti”: il rebus dell’eredità di Roberto Cavalli. Ecco a quanto ammonta il patrimonio, tra lo yacht e la villa da 60 stanze proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti