Gli antifascisti assaltano il comizio di Vannacci? Gelati dal generale: "Voi portate il vento, io...". Umiliati
- Postato il 3 novembre 2024
- Di Libero Quotidiano
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Gli antifascisti assaltano il comizio di Vannacci? Gelati dal generale: "Voi portate il vento, io...". Umiliati
Il presidio organizzato a Cagliari dal coordinamento antifascismo in occasione della tappa cagliaritana del generale Roberto Vannacci ha trovato la pronta replica dell'eurodeputato della Lega.
Vannacci ha preso la parola fra urla e cori dei contestatori, tenuti a distanza dalle forze dell'ordine. "Un caloroso ringraziamento agli antifascisti che mi accoglieranno a Cagliari. Portate il vento... io porterò lo Tsunami! Ci vediamo alla Fiera Campionaria, Padiglione D - come Decima X. A si biri", la replica sui social dell'autore de Il mondo al contrario, campione di preferenze alle elezioni europee dello scorso giugno.
Quindi il commento: "Contestare è il sale della democrazia, la critica e la contestazione sono quello che ci fa crescere. A me sarebbe piaciuto che questi signori - ha spiegato all'agenzia Adnkronos riferendosi ai manifestanti -, pacificamente e pacatamente fossero entrati in sala e, come fanno in maniera urbana le persone che assistono agli eventi, avessero rappresentato le loro opinioni e avrei risposto a tutto. Ma rimanere per la strada con i cartelli 'Vannacci attento, ancora fischia il vento' mi sembra non solo anacronistico, ma addirittura comico".
La scelta di restare all'esterno non è stata proprio un'idea dei manifestanti, ma una decisione delle forze dell'ordine. "Se invece di contestare fossero venuti liberamente come tutti i cittadini ad assistere alla riunione e avessero rappresentato, nel momento in cui si dà parola al pubblico, le loro motivazioni nessuno avrebbe avuto nulla da dire - ha aggiunto l'eurodeputato eletto con la Lega -. Io sono il primo che auspica questi incontri con chi proprio non condivide le mie idee, le mie argomentazioni. Però le idee si combattono sul piano delle argomentazioni: non si combattono né con le contestazioni in piazza né nei Tribunali".
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